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Nascite Ospedale Lamezia. In riferimento a quanto apparso su alcuni giornali circa i dati che confermerebbero un calo dei parti nell’ospedale di Lamezia Terme, interviene il dott. Domenico Perri.
Nascite Ospedale Lamezia, parla il dott. Perri
Il direttore Perri precisa che “L’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia del Presidio “Giovanni Paolo II” di Lamezia, che mi onoro di dirigere da circa due anni, ha sempre assistito un numero di parti di poco superiore ai mille. E più precisamente nel 2015 n. 1025 parti — 2016 n. 1020 parti — nel 2017 n. 1003 parti. Siamo quindi una U.O. che mantiene costanti il numero di parti diminuendo, come da Decreto, la percentuale di Tagli Cesarei.
Chi scrive, anche in qualità di componente del Comitato Percorso Nascita Regionale, sa benissimo e informa il bilancio demografico della nostra regione in termini di natalità è passato dai 18.451 del 2002 ai 16.036 del 2016. Nel 2017 per la prima siamo scesi al di sotto dei 15.000 nati. In termini di percentuali il tasso di natalità per mille abitanti è passato dal 9,2 al 8,1 in Calabria. I motivi di questo fenomeno di denatalità sono ben noti a tutti e tanto più è evidente quanto maggiore è la crisi socioeconomica nelle diverse regioni”.
Nascite in “aumento relativo” e soppressione della TINI
Il dato Nazionale invece ci dice che non solo siamo a crescita zero ma addirittura in forte decremento demografico. Nonostante il numero considerevole di migranti degli ultimi anni che hanno dato una mano anche in termini di natalità. “[…] E’ chiaro ed evidente – continua – quindi che, in regime di decremento della natalità nella nostra Regione, chi come noi mantiene costante negli anni il numero delle nascite può dichiararsi soddisfatto, in quanto, così come definito in Statistica Sanitaria, è in “aumento relativo“.
Inoltre il dott. Perri, circa la soppressione della TINI a Lamezia ritiene che “il Direttore Generale ha alcuna responsabilità. L’Ufficio del Piano di Rientro ha deciso che le Tin dovessero essere allocate negli Hub di Catanzaro, Cosenza e Reggio. E’ indubbio che seguendo le Linee Guida Nazionali, siamo impossibilitati ad accettare donne gravide prima della 34esima nello Spoke di Lamezia. E quindi costretti attivare il trasferimento (STAM) verso l’Hub che molto spesso é quello di Cosenza, perdendo dei parti; ma è altrettanto vero che a Lamezia partoriscono donne provenienti dal Vibonese, dal Tirreno Cosentino, dal Catanzarese e perfino qualcuna anche dall’area ionica”.
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