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Si è svolta domenica 27 settembre 2015 la contromanifestazione nei confronti delle “Sentinelle In Piedi“, difensori della famiglia “tradizionale“, che hanno manifestato ancora una volta il loro dissenso nei confronti delle adozioni e delle unioni civili omosessuali.
“Le “Sentinelle“ – si legge in un comunicato di Lamezia contro l’omofobia – anche quest’anno sono state contestate da un gruppo piuttosto numeroso di persone che si sono riunite spontaneamente per la difesa dei diritti civili.
Il numero delle Sentinelle, rispetto allo scorso anno, è sensibilmente diminuito, tuttavia ad accompagnarli sono sempre i soliti fascisti, a dimostrazione di come si tratti di una protesta poco sentita in quanto lontana dai bisogni reale dalla gente.
La grande partecipazione alla contestazione ha sottolineato una crescente sensibilità e solidarietà in città al tema dei diritti civili, a dimostrare che “l’amore ha l’amore come solo argomento“, proprio come scrisse il grande cantautore italiano Fabrizio De Andrè.
Tra i vari colori, le bandiere della pace, i cuori sul viso e i palloncini, sono stati esposti cartelloni con i nomi di alcune vittime dell’omofobia, a partire dal sedicenne siciliano morto suicida questo 25 settembre.
Ribadiamo che queste forme di odio nei confronti di chi viene etichettato ancora oggi come “diverso” non sono più tollerate e ci auguriamo che la nostra città possa dare sempre una risposta forte come quella di oggi”.
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