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“In tema di territorio e della sua difesa occorre cambiare approccio, soprattutto culturale. Con uno sforzo ed un lavoro sinergico, una cooperazione possiamo ribaltare la condizione della Calabria che può diventare modello. Questa impostazione non ha alternative.”
È quanto ha affermato il presidente della Regione Mario Oliverio intervenendo ieri a Lamezia, nel corso dell’iniziativa promossa dall’Anci Calabria sul “Piano degli interventi per il contrasto del dissesto idrogeologico, la situazione sul territorio calabrese”.
“Su queste problematiche – ha affermato Oliverio – il confronto e la discussione per definire interventi e strategie sono fondamentali. Il tema posto dall’ Anci oggi è centrale, in particolare per la nostra regione. Abbiamo la necessità di porvi attenzione innanzitutto per stimolare ed attuare un salto di qualità sul piano culturale, in una regione nella quale, nel corso degli anni, si è stabilito un negativo combinato disposto di disattenzione, malinteso approccio con i temi dello sviluppo, sregolatezza, illegalità, abusivismo.
È questa la primaria questione sulla quale impegnarsi e sulla quale occorre investire, invertendo radicalmente pratiche e tendenze che hanno portato allo stato attuale. La prima cosa da fare è di evitare di riversare sempre tutto sulla insufficienza delle risorse, problema che pure esiste. Dobbiamo agire su varie direzioni, partendo dall’ utilizzare al meglio le risorse disponibili per la cultura della manutenzione del suolo, poiché la sua assenza ha determinato disastri, come ulteriormente confermato dalla vicenda di Rossano. Per questo abbiamo costituito una struttura tecnica, perché tutti gli strumenti e le risorse possano essere piegate a questo progetto. Abbiamo definito un primo piano di emergenza sulla pulizia dei fiumi e lavoreremo in prospettiva perché questo sia un fatto strutturale”.
“Da gennaio scorso fino ad oggi – ha messo in evidenza il presidente Oliverio – abbiamo dato un notevole impulso all’attuazione dell’Accordo di Programma Quadro sul dissesto idrogeologico, sottoscritto il 2010. Abbiamo trovato l’accordo stesso fermo a meno di 10 interventi avviati, ed in poco più di quattro mesi abbiamo mandato in gara oltre 130 interventi, per quasi 150 milioni di euro. Sui 47 interventi ancora da far partire, con il Ministero dell’Ambiente e la struttura di missione stiamo concordando i tempi con cui far ripartire le procedure di gare necessarie alla loro realizzazione. Stiamo pensando di utilizzare ogni possibile risorsa che potremo individuare e, nel contempo, coordinare ancora strumenti quali Calabria Verde, i consorzi di bonifica”.
“Procederemo rapidamente per definire il quadro di riferimento della pianificazione urbanistica e per un vero e proprio restauro del territorio, laddove devastato, anche utilizzando l’aggiornamento, in corso, del PAI. Dobbiamo puntare al consumo di suolo zero, ed al recupero dei centri storici. Tutto questo percorso verso una nuova fase potrà aprire nuove prospettive, anche per le professioni che devono essere protagoniste, valorizzate, ed alle quali va dato lo spazio che meritano, in quanto opportunità, di crescita e di lavoro”.
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