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Lamezia Wine Fest. Si conclude dopo due giorni intensi di degustazioni, dibattiti, musica ed eventi il Lamezia Wine Fest. La kermesse è giunta già alla sesta edizione.
Lamezia Wine Fest
Quest’anno il Lamezia Wine Fest si è aperto per la prima volta, all’olio. Ospitando la prima edizione dell’Evo Festival. La kermesse ha accolto nei locali del Chiostro del Complesso Monumentale San Domenico il 16 e il 17 marzo un pubblico folto arrivato da tutta la Calabria.
Un vero e proprio successo sia in termini di presenze che di portata e contenuti della manifestazione che ha dimostrato sul campo di essere cresciuta nel tempo.
«Il vino piace ai calabresi che ne stanno apprezzano tutte le peculiarità non si alza più un calice di vino solo per bere ma per degustare questa meravigliosa bevanda e per conoscere aspetti e significati». Ha commentato così l’ideatore della rassegna Pierluigi Fragale.
Un mercato in crescita quello enologico ma anche “giovane”. Come ha spiegato il presidente dell’Enoteca Regionale Gennaro Convertini: «L’innovazione del Lamezia Wine Fest sta nel volere sottolineare le novità dei vini calabresi. Ci sono angoli di territorio, vigne nascoste che lavorano e producono ciò che noi assaggeremo nel corso dell’anno. Quasi sempre si tratta di giovani imprenditori che danno la loro impronta. La combinazione di quella vigna con la loro interpretazione tira fuori un prodotto originale ed unico che merita di essere conosciuto e che questa rassegna permette di conoscere».
Vino, Olio e Territorio
“Vino, Olio e Territorio” i temi attorno a cui si è snodata la manifestazione, inserita nell’ambito del progetto Lamezia Summertime 2017, sezione TeatrOltre. Realizzato dal Comune di Lamezia Terme in collaborazione con Arci Lamezia Terme/Vibo Valentia in qualità di partner di progetto. Finanziato dalla Regione Calabria con fondi PAC (Programma di azione e coesione) derivanti da rimodulazione interna ai Programmi Operativi finanziati dai Fondi Strutturali.
Quattordici le cantine che hanno esposto i loro vini. Si è trattato di produttori selezionati dalla Federazione Italiana Sommelier che hanno rappresentato con le loro provenienze territoriali tutte le province calabresi. Dalle Tenute Ferrocinto di Castrovillari, ai Marrelli Wines di Isola Capo Rizzuto. Dalle Cantine Statti di Lamezia all’azienda vinicola Tramontana di Reggio Calabria. E poi, ancora, Le Moire di Motta Santa Lucia (Cz) ed ancora l’azienda vinicola Nesci da Reggio, le Cantine Lento di Lamezia; E poi Senatore Vini da Cirò Marina. Ed inoltre le Cantine Spadafora da Mangone (Cs), Criserà Vini da Reggio Calabria, Nicotera Severisio da Lamezia Terme, Azienda dell’Aera da Soveria Simeri (Cz), Juvat Wine e Cantine Vulcano da Cirò Marina (Kr).
I vini della svolta
Ad inaugurare la due giorni è stato l’incontro promosso dall’Enoteca Regionale su “I vini della svolta”. A dare il via alla seconda, invece, l’incontro tecnico sulla cultivar tenuto dal professor Paolo Scarnecchia; promosso dal Consorzio Tutela e Promozione Olio Extravergine Lametia Dop e dalla F.I.S. (Federazione Italiana Sommelier). Si è tornato poi a parlare di nettare degli dei in un nuovo incontro promosso dall’Enoteca Regionale.
E poi due serate di degustazioni, food, musica e affascinanti eventi. Il Lamezia Wine Fest ha infatti ospitato la creazioni di sand art dell’artista Greta Belometti di TeatroP e il magico tango argentino de La Mirada A.s.d.
Il LWF ringrazia LST per averlo ospitato, il Consorzio Lametia Dop, lo staff per l’impegno profuso nella riuscita dell’evento. Ma anche tutte le cantine che hanno fatto degustare i loro vini; raccontandone proprietà, qualità, origine e curiosità alle centinaia di degustatori arrivati.
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