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Due visite al cantiere dell’area archeologica dell’antica Terina, fondata tra la fine del VI e l’inizio del V sec. a.C. dalla città achea di Crotone.
L’iniziativa, dal titolo “Ama:te” (Ask Me Anything: Terina) si terrà lunedì 27 giugno e giovedì 7 luglio nel cantiere situato in località Iardini di Renda (Sant’Eufemia, Lamezia Terme, Cz). Dalle ore 17 alle ore 18 sarà possibile apprendere dai responsabili dello scavo, realizzato da Cooperativa Archeologia (www.archeologia.it), sotto la Direzione Scientifica della Soprintendenza Archeologia della Calabria, tutto sulla storia di Terina e sul cantiere.
A giudicare dalla sua bella monetazione, Terina doveva essere una città ricca, pienamente inserita nei processi politici ed economici delle città della Magna Grecia. Anche la sua collocazione, allo sbocco della via istmica e lungo la via tirrenica, devono aver favorito il suo sviluppo. Partito nel 2016, e finanziato da fondi europei, il progetto porterà alla creazione di un Parco Archeologi-co che si inserisce nelle iniziative di valorizzazione in corso di realizzazione anche all’Abbazia Benedettina e al Bastione di Malta.
Grazie a questo importante intervento, si è dato avvio ad una lunga campagna di scavo che prevede anche il restauro delle strutture antiche portate alla luce.Lo scavo archeologico, ancora in corso di realizzazione, sta confermando i dati già acquisiti nelle precedenti campagne di scavo, mettendo in luce la porzione di isolato definito dalla due strade larghe 6 m già note. In particolare si stanno definendo le superfici planimetriche complessive di due abitazioni.
La tipologia di evento si allaccia ai cosiddetti “Ama”, acronimo per “ask me anything” (chiedimi quello che vuoi), in cui un esperto si mette a disposizione di una comunità per rispondere, con le sue competenze, alle varie domande. Durante le due visite guidate, i partecipanti avranno l’occasione di capire realmente cosa sia un cantiere archeologico in attività, scoprendone tutte le fasi, dallo scavo al rilievo, dalla documentazione grafica e fotografica al lavaggio del materiale. Ingresso libero. Per prenotarsi scrivere a turismo@archeologia.it, infoline al numero 055 5520407.
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