Lamezia Terme (Cz), seminario su valorizzazione sanse

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Per produzione di olio d’oliva, la Calabria è la seconda regione italiana. Con oltre 184 mila ettari di terreni dedicati all’olivicoltura, la regione garantisce al mercato il 16,66% (dati dello scorso anno) della produzione nazionale, seconda solo alla Puglia. Quest’anno la produzione di olive ammonta a 67.083 tonnellate destinate alla produzione di olio, con una flessione di circa un terzo in confronto all’anno precedente, tuttavia contenuta rispetto ad altre regioni.
Agroenergia, il 23 gennaio organizza a Lamezia Terme, presso l’AER Hotel Phelipe, un seminario dal titolo: “Trattare, gestire, valorizzare energeticamente le sanse” in cui l’argomento principale sarà l’utilizzo degli scarti di lavorazione delle olive per produrre biogas.

Durante l’incontro, che inizierà alle 9:30 verrà presentata una nuova tecnologia che fornisce un olio di ottima qualità, senza utilizzare acqua per l’estrazione. Da questo conseguono alcuni importanti vantaggi ambientali ed energetici: non si devono più smaltire grandi volumi di acque di vegetazione e si ottengono sottoprodotti di buon valore economico, la sansa asciutta e il nocciolino da destinare alla combustione, e il paté, che costituisce una materia prima pregiata per la produzione di biogas.
Una prospettiva importante, quella che si apre per i frantoiani: il trattamento e lo smaltimento dei reflui oleari e della sansa rappresenta un principale problema ambientale, che con la digestione anaerobica può trasformarsi in una fonte di risparmio, di reddito e di tutela dell’ambiente allo stesso tempo.
Se la disponibilità stagionale degli scarti olivicoli impediva fino ad oggi, la realizzazione di impianti da 100 Kw alimentati con biomasse disponibili in azienda, ora con il paté che può essere stoccato per parecchi mesi, diventa realizzabile il concetto di piccoli impianti di biogas, su misura per le necessità dei frantoiani.
L’ingresso al seminario è gratuito solo per gli iscritti alle seguenti associazioni: AIFO, Assofrantoi,
Coldiretti, CIA e Confagricoltura. Per tutti gli altri la quota di partecipazione è di 100 euro iva compresa da versare dopo aver fatto l’iscrizione, nei modi e tempi che verranno comunicati da Agroenergia.

 

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Author: Francesco

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