Lamezia, in concerto il duo Windsor e Ballista

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Domenica 27 settembre 2015 alle ore 18,30, organizzato da A.M.A Calabria con il sostegno del MIBACT e della Regione Calabria nell’ambito del programma degli Eventi Storicizzati, avrà luogo presso la sala affrescata del Palazzo Nicotera un concerto del duo costituito dal soprano Lorna Windsor e dal pianista Antonio Ballista.

Non poteva essere migliore la ripresa dell’attività concertistica a Lamezia Terme dopo la pausa estiva: Lorna Windsor, d’origine britannica, soprano, liederista, “sciantosa”, attrice, cantante oltre gli schemi, è ormai considerata una figura di spicco in Italia in particolare per il suo impegno nella musica italiana del 900 ed odierna. Diplomatasi in canto, pianoforte e viola presso la prestigiosa Guildhall School of music and Drama di Londra, si è esibita a Glyndebourne, TMP Châtelet, Parigi, Arena di Verona, Covent Garden a Londra ecc diretta da C. Abbado, Sir A. Davies, F. Bruggen, G. Leonhardt. La Windsor svolge anche una attività intensa nei maggior teatri e festival europei, interpretando le opere di compositori quali Messiaen, Dallapiccola, Berio, Cage, Kurtág, Crumb, Corghi, e i piu grandi compositori attuali, in Italia ed all’estero; nell’ambito dello jazz canta assieme a S. Palumbo. Lorna Windsor dedica grande parte della sua attività concertistica alla musica da camera, il Lied, la melodia francese, e le canzoni americane. E’ docente al Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Antonio Ballista, pianista, clavicembalista e direttore d’orchestra, fin dall’inizio della carriera non ha posto restrizioni alla sua curiosità e si è dedicato all’approfondimento delle espressioni musicali più diverse. Da sempre convinto che il valore estetico sia indipendente dalla destinazione pratica e che le distinzioni di genere non debbano di per sé considerarsi discriminanti, ha effettuato personalissime escursioni nel campo del ragtime, della canzone italiana e americana, del rock e della musica da film, agendo spesso in una dimensione parallela tra la musica cosiddetta di consumo e quella di estrazione colta. Particolarissimi per invenzione originalità e rigore i suoi programmi, che sconfinano talvolta nel teatro ed ampliano spesso gli ambiti rituali del concerto. Dal 1953 suona in duo pianistico con Bruno Canino, una formazione d’ininterrotta attività la cui presenza è stata fondamentale per la diffusione della nuova musica e per la funzione catalizzatrice sui compositori. Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Bertini, Boulez, Brüggen, Chailly, Maderna e Muti e con l’Orchestra della BBC, il Concertgebouw, La Filarmonica d’Israele, la Scala di Milano, i Wiener Philarmoniker, la London Symphony, l’Orchestre de Paris, le Orchestre di Philadelfia e Cleveland e la New York Philarmonic. E’ stato spesso invitato in prestigiosi festival tra cui Parigi, Edimburgo, Varsavia, Berlino, Strasburgo, Venezia, Maggio Musicale Fiorentino… Hanno scritto per lui Berio, Boccadoro, Bussotti, Castaldi, Castiglioni, Clementi, Corghi, De Pablo, Donatoni, Lucchetti, Morricone, Mosca, Panni, Picco, Sciarrino, Sollima, Togni e Ugoletti. Ha effettuato tournées con Berio, Dallapiccola e Stockhausen ed ha collaborato con Boulez, Cage e Ligeti in concerti. E’ fondatore e direttore dell’ensemble Novecento e Oltre, formazione stabile il cui repertorio va dal Novecento storico fino alle più recenti tendenze. La sua passione per la letteratura liederistica lo ha portato a collaborare con i cantanti Roberto Abbondanza, Magdalena Aparta, Anna Caterina Antonacci, Monica Bacelli, Gemma Bertagnolli,Marco Beasley, Cathy Berberian, Phillys Bryn-Julson, Alda Caiello, Luisa Castellani, Laura Cherici, Gloria Davy, Mirko Guadagnini, Kim Kriswell, Sarah Leonard , Anna Moffo, Alide Maria Salvetta, Susanna Rigacci, Luciana Serra, Lucia Valentini Terrani, Lorna Windsor. Incide per La Bottega Discantica, Emi, Rca, Ricordi, Wergo. Ha insegnato nei Conservatori di Parma e Milano e all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola.

Molto particolare il programma proposto intitolato LE NOTE TRAVESTITE: Se ogni recital vuole un filo conduttore, mai se n’era visto uno più cangiante, variopinto ed estroso come quello che corre a zigzag nella trama di “Le note travestite”. Con virtuosismo da stilisti dell’impossibile, Antonio Ballista e Lorna Windsor prendono questo filo per intessere con le dita e con la voce un numero infinito di velami, riuscendo comunque a stiparli uno per uno nel baule nero e traslucido di uno Steinway Gran Coda. Ma che cosa accomuna l’arte astratta per eccellenza a un tema così “visuale” come il travestimento? Scopriamolo in questo viaggio musicale, costellato di sorprese, dentro un tema che non smette di variare magicamente: si parte da brani che parlano di travestimento del corpo e dell’anima, attingendo a musical, opera lirica, operetta e canzonetta e spaziando tra viados e paggi maliziosi, dei dell’Olimpo e “drag queens”; si prosegue interrogando la natura perversa e polimorfa del pianoforte, Fregoli tra gli strumenti in grado di imitarne uno nessuno e centomila; e in un susseguirsi di colpi di scena si approda a un’indagine investigativa su certe melodie equivoche come il Canone di Pachelbel e l’Aria sulla 4a corda di Bach, che attraversano clandestinamente i secoli per riaffiorare ogni volta in nuove polpe che non riescono mai a celarne del tutto l’identità originaria. Perché, dopotutto, le note sono sette: il resto è solo travestimento.

 

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Author: francesca

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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