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Rocco Mangiardi, imprenditore che anni fa denunciò i propri estorsori, è stato soggetto ad intimidazioni la sera di vigilia di Natale.
I FATTI– L’imprenditore calabrese ha trovato una croce rossa disegnata sui contenitori della plastica e del vetro nel condominio di Lamezia Termine dove abita. Il minaccioso simbolo si è ripetuto anche nei luoghi adiacenti alla residenza del Mangiardi che, dichiaratosi parte civile nei processi contro le cosche che si stanno celebrando a Lamezia e a Catanzaro, ha contribuito, con le sue parole, a numerosi arresti nei confronti del clan che per anni ha retto le sorti del territorio di Lamezia: i Giampà.
LE REAZIONI- CGIL: “L’esempio di come si può vivere in una società a testa alta e dignitosamente ci è offerto quotidianamente da Rocco Mangiardi, al quale la CGIL di Catanzaro vuole esprimere la propria vicinanza e solidarietà, dopo l’ennesimo atto intimidatorio perpetrato ai suoi danni nei giorni scorsi. Condanniamo fermamente coloro i quali, diversamente, agiscono di nascosto, al buio, e scambiano la vigliaccheria delle loro azioni per coraggio e forza. La Cgil continuerà a battersi contro la ‘ndrangheta per affermare la legalità accanto alle persone come Rocco Mangiardi, grazie al quale è stato possibile infliggere un duro colpo alle cosche lametine”.
ANTIRACKET LAMEZIA :“Le croci rosse disegnate nei pressi dell’abitazione di Rocco Mangiardi e della sua famiglia, hanno suscitato la rabbia e l’indignazione nelle tantissime persone per bene che vivono nella nostra città. Ancor di più queste emozioni le ha provate chi in questi anni è stato sempre nelle stesse trincee nelle quali Rocco ha giganteggiato con il suo coraggio e il suo esempio. Quelle persone, commercianti e imprenditori che hanno seguito il suo esempio ed hanno contribuito fattivamente alla totale disarticolazione di alcune delle cosche lametine, e altri che al loro fianco hanno “testimoniato” dove serviva, da quale parte bisogna stare. Tutte queste persone saranno sempre al fianco di Rocco oggi e ogni qualvolta sarà necessario. Ci piace poter dire comunque che queste croci esprimono solo la debolezza e la disperazione di chi le ha disegnate, che ha certamente capito che dopo il 9 gennaio del 2009 con la testimonianza di Rocco in Tribunale e decine di colleghi nell’aula ad ascoltarlo, Lamezia ha preso una direzione ben precisa e non ci sono ostacoli o incertezze che la possano far cambiare”. – See more at: http://www.strill.it/citta/2015/01/lamezia-cz-intimidazioni-al-testimone-di-giustizia-rocco-mangiardi/#sthash.PlwWguIW.dpuf
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