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“Calpestata la storia di Lamezia Terme”. Di seguito pubblichiamo la nota del Presidente di Rinascita di Lamezia – Rosario Messone:
Messone: “Calpestata la storia di Lamezia Terme”
Che il paese sia morto o che non abbia mai vissuto è un dato di fatto; ma espiantare un pezzo di storia di Lamezia Terme e portarla altrove, non ha proprio e veramente senso.
Quello che distingue un popolo da un altro popolo, sono proprio le nostre radici, e la possibilità di poterle ricercare, qualora ce ne fosse il bisogno. Purtroppo siamo sempre stati o siamo sprofondato nell’ignoranza d’animo, nell’ignoranza di sentimenti, nell’ignoranza di appartenenza alla propria storia.
Proviamo a fare una verifica, verso i giovani e meno giovani di Lamezia Terme e stabiliamo chi conosce la propria storia e chi non la conosce; magari andremo a constatare che la nostra storia è conosciuta dall’1% della popolazione, che poi magari conosciuta anche in maniera marginale.
Messone aggiunge:
Una domanda ai giovani e meno giovani, quanti sanno che a Lamezia esiste un archivio di Stato, dove si possono trovare codesti documenti:
– Giudice di Pace dal 1809 al 1817;
– Giudicati Circondariali dal 1817 al 1865;
– Preture dal 1862 al 1970;
– Tribunale di Nicastro dal 1896 al 1959;
– Ufficio Distrettuale delle Imposte Dirette dal 1871 al 1961;
– Raccolte delle Gazzette Ufficiali dal 1954.
Una data importante
Vogliamo esporre una data importante, che il nostro archivio mette a disposizione documenti dal 1555, soffermiamoci bene che questo periodo sono di tre decadi dopo la morte del Grande Leonardo Da Vinci; e noi con una storia cosi, non siamo mai scesi ad analizzare questi documenti, che sicuramente nascondono un tesoro culturale inestimabile; e la produzione di codesti documenti si sono interrotti nel 1907 data antecedente la prima Guerra Mondiale. Con i dati sopracitati si possono fare anche delle statistiche sicuramente utili per capire le varie evoluzioni.
Tutto questo, non è conosciuto nonostante fosse ubicato dentro il comune di Lamezia Terme, immaginiamo se questi documenti storici, sono spostati in comuni terzi, e resi solo come carta straccia; carta che non sarà mai più aperta ma depositata come normale carta conservata in magazzino.
Valorizzazione della storia di Lamezia
La gravita culturale è inaudita, perché tali documenti, non solo non debbano essere spostati dal proprio comune di appartenenza; ma nello stesso tempo, tutti questi documenti hanno necessità di essere analizzati e valorizza e messi a disposizione e farli conoscere a tutta la comunità Lametina.
Sicuramente queste vicende che si consumano nel silenzio assordante di Lamezia Terme, non giovano alla città, perché si perdono posti di lavoro; si perde la possibilità di accedere e la comodità a codesti documenti. E si perderà per sempre la possibilità di una rivalutazione dei contenuti della nostra storia.
Alfine che codesti documenti rimangano a Lamezia Terme, considerando che è già stato sentenziato che siano spostati a Catanzaro; a chi bisogna appellarsi?
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