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I Finanzieri del gruppo di Lamezia Terme (CZ), coordinati dalla locale Procura, hanno notificato sette informazioni di garanzia nei confronti di altrettante persone, di cui 4 indagate per usura ed esercizio abusivo dell’attività creditizia e 3 per favoreggiamento. Questi ultimi sono proprio gli imprenditori vittime dei reati che, pur messi di fronte all’evidenza dei fatti, hanno negato la loro condizione dinanzi agli investigatori; nonostante ciò le Fiamme Gialle sono riuscite a chiudere il cerchio delle indagini.
I Finanzieri hanno infatti svolto le investigazioni analizzando, fra l’altro, i conti correnti bancari dei tre imprenditori e delle rispettive ditte in difficoltà economica, riscontrando che tra le movimentazioni in entrata ed uscita ve ne erano alcune sospette, proprio con le persone che successivamente sono state indagate per usura.
La ricostruzione dei rapporti finanziari esistenti tra le vittime e gli usurai è stata resa particolarmente difficile non solo dalla mancata collaborazione delle vittime, ma anche perché a “copertura” delle operazioni illegali di interscambio di denaro, era stata precostituita una serie di insidiosi documenti rivelatisi – al termine delle investigazioni – del tutto fittizi e finalizzati soltanto a fornire una parvenza di legittimità legale a quelle che invece erano operazioni di finanziamento usurario.
Nonostante ciò, i finanzieri sono riusciti a determinare esattamente anche i tassi di interesse usurari praticati dagli indagati, variabili dal 51,58% al 93,31% annuo.
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