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L’USB Scuola ritiene illegittima l’invasione dell’INVALSI nelle scuole. L’INVALSI, infatti, è un Ente di Ricerca che sottrae in maniera impropria gli “spazi” ed i “tempi” scolastici alla normale attività didattica della scuole, nonché utilizza in maniera illegittima il personale della scuola.
Il vero scopo delle prove Invalsi, attraverso un improbabile sistema delle “valutazioni” dell’operato degli insegnanti, è quello di arrivare alla chiusura delle scuole ed al licenziamento del personale in esubero; personale, è il caso di ricordarlo, che, malgrado le rassicurazioni sul fatto che nel prossimo anno gli organici saranno immutati, dal 2005 ad oggi ha visto la perdita di ben 155 mila posti di lavoro, a fronte di 100 mila studenti in più!
Inoltre, USB intende ricordare che:
− l’unica valutazione che spetta alle scuole è quella prevista dalla L. 53/2003, art. 3, comma 1 e solo per essa è previsto un obbligo di servizio per i docenti;
− il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro non prevede per gli insegnanti alcun impegno riconducibile all’INVALSI, né tra gli obblighi di servizio, né nella funzione docente;
− nessuna normativa stabilisce che le attività di correzione e inserimento dei dati relativi ai test e alle prove INVALSI siano obbligatorie per i singoli docenti.
Per questi motivi, ritenendo le prove INVALSI ingiuste ed ingiustificate, USB Scuola Calabria invita tutti i docenti della regione ad aderire allo sciopero del 16 maggio, esprimendo grande dissenso verso la cultura della falsa meritocrazia sancita dai quiz Invalsi.
In quella stessa giornata, a Roma, la USB Scuola, si recherà presso la sede dell’Invalsi per consegnare le migliaia di messaggi provenienti dalle scuole di tutta Italia e indirizzati proprio a coloro che mandano avanti uno dei principali strumenti della distruzione e della privatizzazione della scuola pubblica.
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