Trasloco, la vecchia casa si svuota: le regole per non sbagliare

Trasloco casa regole

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Cambiare casa comporta un doppio sforzo: non soltanto quello legato alla – spesso lunga e complessa – fase di ricerca del nuovo appartamento, ma anche quello che è richiesto per completare (presto e bene) il trasloco da un edificio all’altro

Quando si mette a fuoco l’esigenza di cambiare casa solitamente si sommano una serie di situazioni particolari, connesse in genere alla famiglia che si allarga oppure al lavoro che porta lontano dai luoghi abituali. Il più delle volte è la fase della scelta che porta via più tempo, dal momento che bisogna far collimare le necessità legate al budget con tutta una serie di aspetti (dimensioni, spazi, zona della città e così via).

Si tratta di un investimento che cambia la vita, per cui sarà essenziale confrontare e valutare attentamente tramite web i tassi di interesse legati alle possibilità di accendere un mutuo. Sempre tenendo presente le differenze legate ai mutui tassi: quelli fissi consentiranno di legarsi a rate costanti e sempre del medesimo importo, mentre quelli variabili saranno più adatti a chi è intenzionato a sfruttare i vantaggi di un tasso legato all’andamento di mercato.

Step by step, tra imballaggi e ‘decluttering’

Il trasloco spesso può apparire come una montagna insormontabile, ma non bisogna lasciarsi sopraffare dalla pigrizia o dal timore di eventuali lungaggini. Occorre affrontare la situazione con calma e metodo, così da portare a termine le operazioni nel miglior modo possibile (mettendo anche a segno qualche taglio del superfluo). Naturalmente, come avviene per la maggior parte delle situazioni, anche nel caso del trasloco sarà possibile affidarsi a delle app appositamente sviluppate. Tra modelli 3D della stanza e monitoraggio/archiviazione degli scatoloni (con tanto di check per ogni spostamento effettuato) destreggiarsi nella giungla di scotch e cartellini sarà più semplice.

Nel bel mezzo delle operazioni che porteranno a svuotare completamente la stanza, occorre porre attenzione al momento del cosiddetto ‘decluttering’. Tirare tutto fuori per poi riempire gli scatoloni offrirà un colpo d’occhio unico su tutto ciò che avete (compreso quel che avevate rimosso) negli armadi e dentro i cassetti. Con il termine ‘decluttering’ insomma si fa riferimento a una vera e propria attività di scanner, che porta a eliminare ciò che è inservibile o realmente superfluo offrendo – se possibile – una nuova vita e una seconda occasione a certi oggetti che a noi non servono più ma che potrebbero essere utili ad altri. Sì agli scatoloni di cartone, no ai contenitori in plastica nel nome del rispetto ambientale.

Qualche idea per non perdere la bussola

Riuscire a mantenere il controllo su tutto ciò che finisce negli scatoloni (e di fatto sparisce un attimo dopo alla vista) può diventare un’impresa titanica e a tratti impossibile se non si prendono i giusti provvedimenti. Per prima cosa sarà utile assegnare un colore a ciascuna stanza, riportandolo su un lato di ogni scatolone: questo sistema sarà utile per iniziare a riempire gradualmente gli ambienti nella nuova casa, sapendo già che cosa andrà dove. Inoltre, sarà una scelta intelligente quella di suddividere gli scatoloni per stagione così come quella di preparare una bella valigia grande da aeroplano con il ‘necessaire’ per attrezzare la camera da letto, senza dover aprire tutti i contenitori a caccia di pigiama e lenzuola.

Ci sono anche piccoli accorgimenti ‘green’ per imballaggi plastic o paper free: potreste, per esempio, imballare i bicchieri utilizzando i calzini. Se un cassetto è pieno ma ben organizzato valutate di estrarlo e sigillarlo, proprio come se fosse uno scatolone già pronto. Il frigo va sbrinato un giorno prima della partenza, inoltre ricordate le questioni burocratiche relativamente all’allaccio di luce, gas e telefono oltre che internet.

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.