Mostra sui Bronzi di Riace visitata da persone nude

I Bronzi di Riace Museo Nazionale Reggio Calabria

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Il 28 ottobre scorso, il Museo di Archeologia della Catalogna a Barcellona ha promosso un evento speciale in collaborazione con il Club Catalano di Naturismo. Durante un’esperienza di un’ora e mezza, i visitatori hanno avuto l’opportunità di esplorare una mostra fotografica dedicata ai Bronzi di Riace, curata dal fotografo italiano Luigi Spina, mantenendo la nudità come un segno di rispetto per i principi del movimento naturista. Quest’approccio sostiene che la nudità e il contatto diretto con l’ambiente possano contribuire positivamente al benessere delle persone.

Questo non è stato il primo sforzo del museo catalano in questo senso, e simili iniziative si sono già verificate in altre istituzioni museali in passato.

Secondo quanto riportato da La Vanguardia, il museo aveva promesso al pubblico la possibilità di ammirare le opere d’arte trovandosi “nella stessa condizione” dei soggetti raffigurati dalle statue, ovvero completamente nudi. I Bronzi di Riace, celebri statue che raffigurano due guerrieri nudi con barba e capelli ricci, sono state scoperte sul fondo del Mar Ionio in Calabria nel 1972 e probabilmente risalgono al V secolo a.C., considerato il periodo d’oro della scultura greca. L’idea alla base di questa iniziativa era che le persone potessero osservare le fotografie delle opere d’arte mentre si sentivano a proprio agio e in uno stato di “parità” con le stesse opere.

La guida che ha accompagnato il gruppo durante la visita, Edgar Maestre, ha affermato che il museo non aveva intenzione di organizzare una visita guidata tradizionale. Piuttosto, voleva che i visitatori si sentissero esattamente come le opere d’arte che stavano osservando. Anche Maestre era nudo durante la visita.

Secondo Marta, un’operatrice sanitaria di 59 anni che ha partecipato all’evento, la differenza rispetto a visitare un museo vestiti è stata la possibilità di comprendere meglio che la nudità è sempre stata una parte naturale dell’umanità e che il proprio corpo non dovrebbe essere motivo di vergogna per nessuno.

L’iniziativa è stata concepita dall’attrice, storica dell’arte e drammaturga Irene Vicente Salas, che aveva già guidato un gruppo di naturisti lo scorso 30 settembre, anch’essa nuda. Parlando con El País, Salas ha descritto l’esperienza come “meravigliosa” e ha sottolineato che visitare un museo senza vestiti permette di sviluppare una connessione particolare con le opere d’arte che a loro volta raffigurano soggetti nudi. Salas, che occasionalmente pratica il nudismo, ha sottolineato come i secoli di pregiudizi riguardo ai corpi nudi e all’essere nudi in compagnia di altre persone svaniscano rapidamente in questa esperienza.

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.