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La pesca del pesce spada con l’arpione nello Stretto di Messina è una delle cacce più spettacolari e antiche del Mediterraneo.
Nino, uno dei migliori arpionatori di Ganzirri, ha deciso che è giunto il momento per il figlio Giuseppe di uccidere il suo primo pesce spada ed ereditare questa millenaria tradizione. Giuseppe vorrebbe soddisfare il desiderio del padre, ma si sta laureando alla Facoltà di Biologia Marina di Messina e vive un profondo conflitto interiore. Giuseppe si confronterà con i grandi cacciatori del passato e mediterà sul proprio futuro durante le immersioni subacquee. Un rito d’iniziazione “moderno” mette in crisi un giovane che sente da una parte il valore ancestrale della caccia ereditata dalla sua famiglia, e di contro un’etica che vuole valorizzare la vita e la conservazione della natura.
Il documentario vuole essere anche un omaggio ad una pratica umana di grande valenza antropologica, che ha saputo per millenni trovare un equilibrio con la natura e che ancora oggi rappresenta un esempio di come l’uomo dovrebbe approcciarsi nei confronti dello sfruttamento del mare. Sullo sfondo la Sicilia con la sua selvaggia natura, le straordinarie bellezze paesaggistiche e la realtà unica dello Stretto di Messina.
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