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Con la crisi chiudono stalle ed aziende anche a causa della concorrenza sleale dei prodotti di minor qualità importati dall’estero che vengono spacciati come Made in Italy. La delegazione della Coldiretti Calabria, (oltre 150 persone) guidata dal suo presidente Pietro Molinaro, dopo 1400 chilometri di buone ragioni, sfidando freddo e neve, è al valico del Brennero e si è unita alla mobilitazione della Coldiretti nazionale “La battaglia di Natale: scegli l’Italia” in difesa dell’economia e del lavoro dalle importazioni di bassa qualità che ogni giorno varcano le frontiere per essere spacciate come italiane.
Un fenomeno che interessa da vicino anche la Calabria, dove allevatori e agricoltori devono fare i conti con l’ingresso a basso costo e bassa qualità della materia prima dai Paesi dell’Est Europa. Vale per il latte, utilizzato non di rado per semilavorati piazzati poi sul mercato come fossero prodotti italiani. Vale per il suino, allevato in Calabria in ossequio ai rigidi disciplinari di produzione della Dop, Il problema? “Sta – spiega Pietro Molinaro – nell’assenza di tracciabilità del prodotto, con l’emanazione dei Decreti attuativi della legge n.4/2011 che impone l’etichetta dell’indicazione di origine, una battaglia che da tempo sta in cima all’agenda di Coldiretti e che vogliamo riportare prepotentemente all’attenzione dell’opinione pubblica con la manifestazione del Brennero”.
Allevatori e agricoltori, stanno sbarrando la strada ad autobotti, camion frigo e container per smascherare il “finto Made in Italy” destinato al mercato di Natale, all’insaputa dei consumatori proprio a causa della mancanza di una normativa chiara sull’obbligo di indicare l’origine degli alimenti. “Dal Brennero, ogni giorno arrivano in Italia miliardi di litri di latte, cagliate, polveri, succhi di frutta, maiali e quant’altro che stanno creando notevoli difficoltà al “made in Calabria”.
Portiamo con noi e ci rafforzano– ha affermato Molinaro – il sostegno della Giunta Regionale che su proposta dell’assessore Trematerra ha condiviso le ragioni della mobilitazione e poi ancora le Camere di Commercio, tantissimi sindaci, i Consorzi di Bonifica,Gal, Deputati e Senatori della nostra regione. Tutti hanno condiviso con interrogazioni, atti e delibere il sostegno al Made in Italy del quale la Calabria è un pezzo importante.
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