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Giornata memorabile quella svolta a Roma sabato 8 Luglio all’insegna della fede e della spiritualità nella Città del Vaticano, presso la Basilica di San Pietro Apostolo. Un clima di fratellanza e devozione si è respirato per tutto il tempo all’interno della Basilica, in un’atmosfera che ha saputo coinvolgere le anime dei presenti, ispirando un profondo senso di beatitudine. Ebbene in questo clima ha avuto luogo nella Cappella del Coro ,la solenne celebrazione dell’Eucarestia con la chiusura dell’anno Istituzionale dell’Istituto Nazionale Azzurro/ Amici del Benin 2022-2023 e la promessa di adesione dei nuovi membri. A Presiedere la celebrazione, nel ricordo del 15.mo anniversario della scomparsa del Cardinale Bernardin Gantin, è stato S. Em.za Rev.ma il Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo emerito di Genova e Presidente del Comitato Etico Scientifico I.N.A. Hanno concelebrato: S. Em.za Rev.ma il Card. Peter Appiah Turkson, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, S.E. Mons. Paolo de Nicolò, Vice Presidente Nazionale onorario dell’I.N.A., S. E. Mons. Juan Ignacio Arrieta, Segretario del Dicastero dei Testi Legislativi, S.E. Mons. Marcello Bartolucci Segretario emerito del Dicastero delle Cause dei Santi ed altri Prelati insieme ai Reverendi sacerdoti anche del Benin, e agli assistenti Spirituali I.N.A. Evento di grande solennità che ha visto la presenza di diverse autorità politiche, civili, militari e del mondo della cultura.
Durante il rito religioso gli alti prelati, unitamente a M.P. Giulio Cerchietti con parole colme di amore, hanno ricordato il Cardinale Bernardin Gantin, tornato alla Casa del Padre nel 2008 all’età di 86 anni, per i suoi lunghi anni di servizio alla Sede di Pietro. Il M. Rev. P. Cerchietti durante la funzione religiosa ha letto una lettera ricevuta dal Segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin dove, lo stesso, indirizzava i suoi saluti ai presenti, e si scusava per non aver potuto partecipare all’evento, essendo fuori Italia, e che ricordava il Cardinal Gantin come un grande uomo e servo di Dio. Il Presidente I.N.A Lorenzo Festicini durante il rito ha indirizzato un discorso di elevata spiritualità. “Signor Cardinale Angelo Bagnasco, Signor Cardinale Peter Appiah Turkson, Ecc.mi Vescovi qui presenti. Reverendi sacerdoti, membri e collaboratori dell’INA, Consiglio Direttivo, autorità civili e militari. Cari Amici costituisce per me, presidente dell’INA, un motivo di gioia e di gratitudine verso il Signore rivolgere il mio saluto più cordiale a voi tutti nella sede del Successore di Pietro in occasione della chiusura dell’anno istituzionale 2022-2023 dell’I.N.A. e dell’anniversario della nascita in cielo dell’Eminentissimo e grande Card. Bernandin Gantin di venerata memoria. Egli amava definirsi Missionario africano a Roma e Missionario romano in Benin e che ha voluto fortemente anche lui che avvenisse l’opera missionaria dell’Istituto Nazionale Azzurro. Un evento così importante e centrale nella vita della nostra Istituzione, che si occupa di opere umanitarie.
Eminenze ed Eccellenze Reverendissime, nell’adempiere la missione cristiana per mezzo delle nostre competenze, noi Membri I.N.A., abbiamo il dovere di dimostrare quanto sia rilevante il valore della preghiera, della riflessione e del dialogo per affrontare le realtà sociali e migliorarle. La nostra possibilità di concorrere all’edificazione di una società degna dell’uomo si radica in primo luogo nell’impegno personale quotidiano: soltanto un uomo che diventa nuovo in Cristo può rinnovare autenticamente le strutture e i rapporti sociali. Ai nuovi Membri: Oggi state promettendo davanti a tutti noi e a Dio che la vostra vita sarà completamente donata nel servire ed aiutare il fratello e la sorella nel momento del bisogno e che il vostro lavoro e il vostro vivere quotidiano sarà pieno dell’amore di Cristo. Siate consapevoli della grande responsabilità che vi state assumendo. Vorrei concludere dedicando la cerimonia odierna a due illustre personalità a cui questo Istituto si ispira nelle attività che svolge: San Giovanni Paolo II e il Card. Bernardin Gantin.
Nella memoria di questi grandi Uomini di fede e nelle loro straordinarie opere oggi si specchiano le aspirazioni di tutti coloro che riconoscono membri INA come lo strumento necessario per contribuire alla costruzione di un mondo più giusto, equo e sostenibile, in cui nessuno venga lasciato indietro e che Dio e la pace sia al centro delle vite dei popoli. Benedica Eminenza noi e i nostri progetti di bene e di pace”. Un messaggio chiaro a tutti, che evidenzia ancora una volta che l’Istituto Nazionale Azzurro è nato per portare avanti l’opera del Cardinale Bernardin Gantin. Dopo la funzione religiosa gli altri prelati assieme a tutti i Membri dell’Istituto Nazionale Azzurro si sono diretti presso la Casa Bonus Pastor, dove al pranzo conviviale si è unito anche S. Em.za Rev.ma il Card. Dominique Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Il giorno antecedente, venerdì 7 Luglio si è svolto un incontro con S. Em.za Rev. ma il Cardinale Angelo Comastri, Arciprete emerito della Papale Basilica di San Pietro, presso la Chiesa di Maria, Madre della Famiglia del Governatorato della Città del Vaticano, dove lo stesso Cardinale, figlio spirituale del Card. Gantin, ha tenuto una commovente testimonianza sulla tematica: “Madre Teresa: missionaria nel mondo”.
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