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Si sono concluse le “quirinarie”. In questi giorni abbiamo assistito ad un toto-quirinale davvero spietato. Sarà davvero difficile succedere a Napolitano, il quale, metterà nelle mani del suo successore le sorti di un’Italia in crisi.
Certo è, che scegliere tra il mondo della cultura (Dario Fo), il mondo della cooperazione (Gino Strada), il mondo del giornalismo (Milena Gabanelli) e il mondo politico (Emma Bonino o Romano Prodi) è davvero difficile.
Ma vediamo nello specifico chi potrebbe diventare il nuovo Presidente della Repubblica:
Romano Prodi, politico ed economista italiano, che ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana per due volte (dal 1996 al 1998 e dal 2006 al 2008).
Docente universitario di Economia e politica industriale all’Università di Bologna, è stato nel 1978 ministro dell’Industria nel Governo Andreotti IV; presidente dell’IRI dal 1982 al 1989 e dal 1993 al 1994.
È stato presidente della Commissione Europea dal 1999 al 2004 (Commissione Prodi).
Dal 17 gennaio al 6 febbraio 2008 ha ricoperto anche la carica di Ministro della Giustizia ad interim.
Fondatore e leader de L’Ulivo, dal 23 maggio 2007 è stato presidente del Comitato nazionale per il Partito Democratico, e con la fondazione di quest’ultimo ne è stato Presidente dell’Assemblea Costituente Nazionale dal 14 aprile 2007 al 16 aprile 2008.
Dal 12 settembre 2008 presiede il Gruppo di lavoro ONU-Unione Africana sulle missioni di peacekeeping in Africa. Il 1º settembre 2008 ha creato la Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli.
Emma Bonino, un’altra candidata di grande levatura e di grande competenza. E’ stata vicepresidente del Senato della Repubblica dal 6 maggio 2008 al 15 marzo 2013. È una delle figure più influenti del radicalismo liberale italiano dell’età repubblicana.
È stata ministro per il Commercio Internazionale e per le Politiche Europee nel governo Prodi II, mentre in passato è stata Commissario Europeo dal 1995 al 1999, ed eurodeputata a Strasburgo. È stata inoltre membro del comitato esecutivo dell’International Crisis Group (organizzazione per la prevenzione dei conflitti nel mondo), professoressa emerita all’Università Americana del Cairo, nonché segretaria del Partito Radicale.
Milena Jole Gabanelli, giornalista e conduttrice televisiva italiana. Opera come freelance collaborando con la Rai a programmi televisivi di inchiesta.
Stefano Rodotà, giurista e politico italiano. Dal 1997 al 2005 è stato il primo Presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, mentre dal 1998 al 2002 ha presieduto il Gruppo di coordinamento dei Garanti per il diritto alla riservatezza dell’Unione Europea.
Gustavo Zagrebelsky, anche lui giurista, giudice della Corte costituzionale dal 1995 al 2004.
Ferdinando Imposimato, magistrato, politico e avvocato italiano. È presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione.
Si è occupato della lotta alla mafia, alla camorra e al terrorismo: è stato il giudice istruttore dei più importanti casi di terrorismo, tra cui il rapimento di Aldo Moro (1978), l’attentato al papa Giovanni Paolo II (1981), l’omicidio del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Vittorio Bachelet, e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione. Si occupa anche della difesa dei diritti umani.
Giuliano Amato, politico, giurista e docente italiano, presidente del Consiglio dei ministri dal 1992 al 1993 e dal 2000 al 2001.
Il verdetto domani!
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Federico Guiglia PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA. Facciamo un sondaggio su questo nome?