Buscopan: posologia, interazioni, controindicazioni ed effetti collaterali

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Il Buscopan è un farmaco a base di scopolamina N-butilbromuro (o N-butilbromuro di joscina), un principio attivo di origine vegetale (estratto dalla Duboisia), che ha proprietà antispastiche, in grado di contrastare coliche renali, spasmi vescicali e dolori addominali crampiformi. Inoltre, aiuta a ridurre il gonfiore ed il dolore da spasmi, che si verifica a seguito della comparsa della sindrome dell’intestino irritabile o delle malattie diverticolari, poiché aiuta a rilassare la muscolatura del sistema gastroenterico ed urinario.

Tale medicinale rientra nella lista dei farmaci “essenziali” secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ovvero l’elenco dei medicinali di cui il sistema sanitario non può fare a meno.

Buscopan: posologia consigliata

Il Buscopan si propone in diverse modalità d’assunzione:

  • compresse rivestite da 10 mg, che vengono introdotte nell’organismo per via orale. Di solito vengono prescritte agli adulti ed ai ragazzi di età superiore ai 14 anni, 1-2 compresse 3 volte al giorno, ma a volte si può arrivare anche a 2 compresse 4 volte al giorno. La scopolamina può essere assunta prima o dopo i pasti, accompagnata da un bicchiere di acqua;
  • supposte da 10 mg, che vengono introdotte nell’organismo per via rettale. Di solito viene somministrata 1 supposta 3 volte al giorno;
  • fiale, il cui contenuto viene iniettato nell’organismo per via intramuscolare od endovenosa. Possono essere acquistate solo previa prescrizione medica.

É un farmaco da banco (OTC), poiché le compresse e le supposte possono essere acquistate senza ricetta. In commercio si trova anche una particolare formulazione denominata Buscopan Compositum, che associa la scopolamina al paracetamolo, ideale per contrastare i dolori mestruali, le coliti ed i mal di pancia acuti.

La scopolamina va assunta solo all’occorrenza e va interrotta nel momento in cui i sintomi scompaiono. In caso si manifestino effetti collaterali è importante consultare il medico.

Buscopan: gravidanza ed allattamento

Tale farmaco è prescritto in gravidanza per ridurre i dolori e per diminuire il rischio di parto pre-termine, qualora vi sia una minaccia d’aborto. Tuttavia, prima dell’assunzione è necessario consultar un medico.

Per quanto riguarda l’allattamento, invece, bisogna ricordare che gli anticolinergici, come il Buscopan, di norma, causano una riduzione del latte materno.

Buscopan: interazioni

Il Bucopan può interferire con:

  • alcuni antidepressivi, come i triciclici, potenziandone l’effetto;
  • non deve essere associato a metoclopramide, perché l’efficacia di entrambi i farmaci andrebbe ad essere compromessa;
  • i β-adrenergici, aumentandone l’effetto tachicardico;
  • l’alcol, poiché è in grado di alterare il metabolismo;
  • i farmaci antiacidi, poiché possono compromettere l’assorbimento intestinale degli anticolinergici, come la scopolamina.

Prima dell’assunzione è meglio consultare un medico, al fine di evitare danni e malfunzionamenti.

Buscopan: controindicazioni

Il Buscopan non deve essere assunto in caso di:

  • ipersensibilità al principio attivo;
  • glaucoma ad angolo acuto;
  • ipertrofia prostatica o altre cause di ritenzione urinaria;
  • stenosi pilorica;
  • ileo paralitico;
  • colite ulcerosa, megacolon;
  • esofagite da reflusso;
  • atonia intestinale dell’anziano e dei soggetti debilitati;
  • miastenia grave;
  • bambini aventi meno di 6 anni di età.

Buscopan: effetti collaterali

Come la maggior parte dei farmaci presenti in commercio, anche il Buscopan presenta effetti collaterali, che possono essere rintracciati nel foglietto illustrativo ( http://www.ilmediconline.it/buscopan/). Tuttavia, è bene ricordare i principali:

  • bocca secca;
  • cute secca;
  • sudorazione alterata;
  • ritenzione urinaria;
  • sonnolenza;
  • tachicardia;
  • alterazioni delle capacità cognitive;
  • compromissione della funzione cardiorespiratoria;
  • eruzioni cutanee e prurito.

In caso di sovradosaggio, ovvero l’assunzione eccessiva di scopolamina, si possono manifestare ulteriori sintomi, come:

  • arrossamento della cute;
  • inibizione della motilità gastrointestinale;
  • ipotensione ortostatica;
  • disturbi visivi transitori o glaucoma;
  • difficoltà respiratoria.

Per ridurre le possibilità di incappare in spiacevoli effetti collaterali od in sovradosaggi è fondamentale tenere conto delle indicazioni del medico e non superare le dosi consigliate.

 

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.

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