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L’Ong ha deciso di ridurre il numero di operatori per limitare il rischio di contagio del virus ebola. Per questo il pediatra Tito Squillaci, in prima linea con l’organizzazione Cuamm, medici per l’Africa, sta rientrando in Calabria.
Il virus Ebola in Sierra Leone ha già fatto 340 vittime.
Squillaci è in Sierra Leone da giugno e l’associazione con cui opera ha scelto di far rientrare parte del personale lasciando sul territorio solo un chirurgo, un’ostetrica e un capo progetto.
In una intervista di Silvia Balducci su Rai News, alla domanda “Lei è stato a stretto contatto con i bambini. Come vivono i più piccoli questa emergenza? il pediatra ha risposto: “Noi ci occupiamo di bambini di età inferiore ai cinque anni, spesso inconsapevoli del problema. In generale, però, tra la popolazione ci sono due paure: c’è la paura dell’ebola che è grande, palpabile, ma c’è anche un timore per l’isolamento e per il ricovero.
Spesso i malati non vogliono essere portati in ospedale perché lo percepiscono come un luogo di morte”.
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…Mai visto un ‘articolo’ scopiazzato e riscritto peggio di questo!
ma ONG de che?
ma in prima LINEA de che?
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