PURGATORIO
Canto I
• SPIAGGIA AI PIEDI DELLA MONTAGNA DEL PURGATORIO
• Dante, Virgilio, Catone
• Dante comunica al lettore l’incanto dell’ambiente
purgatoriale: colori dell’alba, le 4 stelle (virtù
naturali (PRUDENZA GIUSTIZIA FORTEZZA TEMPERANZA)
• Incontro con CATONE che fa circondare Dante di un
giunco verde (UMILTA’), che ricresce=inesauribilità
della ricchezza della virtù. E’ simbolo della
nuova dimensione spirituale: magnanimo, incorruttibile, uomo
moralmente integro (4 virtù); simboleggia la LIBERTA?
dal peccato. La sua vita irreprensibile, le qualità
morali, i comportamenti= credente in CRISTO VENTURO (vd. Cic.,
Virgilio che lo colloca a custodia dei Campi Elisi,VI E.,
Lucano, =“deo plenus”). Il suicidio è giustificato
dalla ricerca della libertà.
• PROEMIO : a) per indicare al lettore l’argomento,
b) la liricità per determinare tono e atmosfera della
nuova cantica, c) richiamare il ruolo di Dante, poeta e soprattutto
personaggio (penitente tra i penitenti)
• Senso di liberazione: buio-luce, luogo chiuso-mare,
spiaggia; Venere= pianeta dell’AMORE=legge del nuovo
regno
• Si delinea una meta opposta a quella dell’Inferno:
salire per purificarsi dal peccato.
• Coincidenza temporale: è il giorno di Pasqua
• Totale distacco dagli eventi e dagli affetti della
vita terrena (vd Catone)
Canto II
• SPIAGGIA DELL’ANTIPURGATORIO
• Dante, Virgilio, Catone, Casella
• L’EVOCAZIONE DEL MONDO TERRENO diventa una sensazione
soffusa, da dimenticare(vd Catone)
• Una barca condotta da un angelo nocchiero (vd luminosità)
trasporta le anime appena giunte dalla riva del Tevere (vd
Caronte, Inf.), mentre intonano il I verso del Salmo 113 (cattività
egiziana, uscita degli Ebrei)=CORALITA’ della cantica,
non + grandi individualità ma comune ansia di purificazione
• Incontro con CASELLA che canta “amor che ne
la mente mi ragiona” ( dal Convivio); il canto provoca
gioia momentanea, ma porta all’oblio del proprio compito,
non c’è prospettiva morale; rimprovero di Catone
(=coscienza morale)
• Il c. si apre con una perifrasi astronomica, scenario
umanizzato con la personificazione della Notte e dell’Aurora.
Serve per contrapporre la visione + limitata delle anime che
vagabondano sulla spiaggia: prima prevale certezza e sicurezza,
poi insicurezza e pericolo
• Le anime sono ancora caratterizzate da dimensione
psicologica terrena: CURIOSITA’, INESPERIENZA, ragione
umana ormai insufficiente
• Tema dell’ AMICIZIA
Canto III
• ANTIPURGATORIO
• SCOMUNICATI: morti in contumacia di Santa Chiesa.
Devono sostare nell’Antip. per un tempo di 30 volte
quello che vissero da scomunicati.
• Dante, Virgilio, Manfredi
• Le anime si disperdono: autoriflessione di Dante che
coglie il rimorso di Virgilio per il “picciol fallo”
• Senso di solitudine (unica ombra sulla spiaggia).
Incorporeità delle anime che però sono visibili=mistero
divino che la ragione umana non può comprendere; desiderio
di comprendere che diventa DESIDERIO INAPPAGATO DI DIO. Virgilio
stesso è in difficoltà, la sua ragione non può
niente senza Dio
• Le anime sono lente= insicurezza, mansuetudine
• Incontro con MANFREDI. Era il figlio naturale di Federico
II e Bianca Lancia (Monferrato)., Nato nel 1232, ottiene la
reggenza dell’Italia Meridionale. Aveva un figlio legittimo,
Corrado IV, protetto da Innocenzo IV che, preoccupato dalla
politica di Manfredi, lo scomunica mandandogli contro un esercito.
Manfredi si fa eleggere re di Sicilia (‘58 - ’66)
portando avanti la concezione ghibellina dello Stato e il
mecenatismo. Clemente IV gli muove una guerra implacabile
e, con l’aiuto di Carlo d’Angiò, lo sconfigge
a Benevento (1266). Le sue ossa vengono trasportate a “lumi
spenti”, e, disseppellite, vengono abbandonate alle
intemperie. = idea di movimento, instabilità che si
contrappone alla quiete evocata precedentemente
• Tema della MISERICORDIA di Dio (Manfredi si pente
in punto di morte)
• Aspetto regale, fascino, portamento nobile, tragica
fine (si autopresenta)
Canto IV
• ANTIPURGATORIO, I balza
• NEGLIGENTI, pentiti in punto di morte
• Dante, Virgilio, BELACQUA
Canto V
• ANTIPURGATORIO, II balza
• NEGLIGENTI, morti di MORTE VIOLENTA: aspettano nell’Antip.
tanti anni anni quanti vissero nel peccato
• Dante, Virgilio, Jacopo del Cassero, Buonconte da
Montefeltro, Pia de’ Tolomei
• Dante si distrae, V. lo rimproverà: si dimostra
infatti negligente tra i negligenti
• Fissità nel guardare delle anime di fronte
a Dante: non si parla di ombra, ma dei raggi che non attraversano
il corpo. Alla distrazione segue un forte rimprovero che si
puo’ spiegare in 4 sensi: tra i pigri è richiesta
una certa energia, ricordo di Catone, Virg.=ragione=riportare
sulla retta via, richiamo al valore morale e teologico.
• Si insiste sulla corporeità, unita alla spiritualità=perfezione
• Incontro con JACOPO DEL CASSERO, che nel 1388 combatte
con i Fiorentini contro Arezzo. Fu podestà di Bologna
e la difese da Azzo VIII d’Este, che gli inviò
dei sicari che lo uccisero Padova mentre stava andando a Venezia.
Fu sepolto a Fano. Racconta i suoi ultimi giorni, a ciò
si aggiunge il coinvolgimento emotivo di Dante
• Incontro con BUONCONTE DA MONTEFELTRO, che parla con
il tono distaccato di chi è fuori dalla materialità
(passato remoto=caducità carica politica, presente=identità
individuale). Era il figlio di Guido da M., c.XXVII Inf.,
Consigliere fraudolento. Sua moglie Giovanna si era risposata
e la figlia Manentessa anche, togliendo gli abiti luttuosi.
Comandò le truppe ghibelline di Arezzo contro i fiorentini
a Campaldino, dove morì nel 1289. Il suo corpo non
verrà più ritrovato. Mentre spirava aveva incrociato
le mani al petto (croce greca=monogramma di Cristo) e si era
pentito. Descrizione della disputa tra angelo e Diavolo per
il corpo.
• Incontro con PIA DE’ TOLOMEI, nel cui nome è
racchiusa tutta la sua dolcezza e l’amore. Moglie di
Nello dei Pannocchieschi, che la scaraventa dal balcone nel
1297, o per un tradimento, o perchè voleva sposare
un’altra. Questo delitto serve a Dante per completare
un quadro di ferocia disumana, orrore dell’età
medievale. SOLLECITUDINE FEMMINILE=augura a Dante un giusto
riposo, prima ancora di rivelare la propria identità
e di chiedere suffragi. MORALITA’, SOFFERENZA, SPERANZA.
Canto VI
• ANTIPURGATORIO, II balza
• NEGLIGENTI, morti di morte violenta. Rimangono qui
tanto tempo quanto vissero.
• Dante, Virgilio, Sordello da Goito
• Circolarità del canto che si apre e si chiude
con 2 similitudine, caratterizzate dalla sensazione di DOLORE
(parola-chiave)=LACERAZI0ONE INTERIORE, AMAREZZA x l’Italia
e l’Impero. La similit. del gioco contrasta con la rievocazione
della vicenda di Pia, canto V (vd. tecnica della VARIATIO).
• Elencazione dei morti di morte violenta= accumularsi
di tensione emotiva
• Pausa riflessiva di natura teologica: perchè
esiste il suffragio per le anime con preghiere dei vivi se
Virg. afferma il contrario? =vale solo se chi prega è
in grazia di Dio (non è pagano)=indebolimento della
ragione di fronte ai misteri divini, richiamo a Beatrice.
• Incontro con SORDELLO DA GOITO. nato a Goito (Mantova),
fu il + celebre trovatore italiano. Uomo perfido e falso verso
le donne, avventuriero al soldo di Ezzelino da Romano. Rapì
la moglie del conte di S. Bonifacio, Cunizza (III, Par.),
per rompere un matrimonio. In tarda età, per la condotta
immorale verso i nobili baroni, si era rifugiato in Provenza,
al servizio di Carlo d’Angiò. Diventa austero,
di nobili principi.
• AMOR DI PATRIA, senso di appartenenza
• Dante coglie l’occasione per deplorare la condizione
italiana divisa da lotte, fazioni e ambizione personale. Rimprovero
agli imperatori germanici, che hanno trascurato l’Italia.
• PROGRESSIONE IN 3 PASSAGGI:
1. CANTO V:introduzione del clima di violenza gratuita e forte.
Lettore allertato
2. CANTO VI: Sordello con l’abbraccio x amor di patria
3. CLIMAX, punto di max tensione nelle parole di Sordello:
invettiva e rimprovero agli imperatori.
• E’ una figura solitaria, degna, fiera e distaccata,
che ricorda Farinata degli Uberti (X, Inf.)
• Autoidentificazione di Dante con Sordello. Tono oratorio
x dare maggior concretezza.
• Ironia nella critica di Firenze
Canto VII
• ANTIPURGATORIO, II balza, valletta fiorita
• PRINCIPI NEGLIGENTI
• Dante, Virgilio, Sordello, Rodolfo d’Asburgo,
Carlo d’Angiò, etc.
Canto VIII
• ANTIPURGATORIO, II balza, valletta fiorita
• PRINCIPI NEGLIGENTI
• Dante, Virgilio, Nino Visconti, Currado Malaspina
• Elemento autobiografico dell’ESILIO, alone di
malinconia. E’ definito un canto “ante litteram”,
romantico per alcune tematiche: esilio, rimpianto dei parenti,
affetti perduti, atmosfera crepuscolare, malinconica.
• TEMA DELL’ESILIO:
1. I, Inf.: profezia del VELTRO
2. VI, Inf: CIACCO
3. X, Inf.: FARINATA
4. XV, Inf.: BRUNETTO LATINI
5. VIII, Purg.: CURRADO MALASPINA
6. XV,XVI,XVII, Par.: CACCIAGUIDA
• Atmosfera del tramonto, morire del giorno, tema della
PARTENZA, del VIAGGIO
• Le anime recitano un inno “te lucis ante”,
con lo sguardo a Oriente (=Dio), invocazione a fuggire le
tentazioni notturne. MUSICALITA’, CORALITA’
• Descrizione degli angeli:
1. bianco del volto=FEDE
2. rosso delle spade=CARITA’ (spade senza punta xchè
solo difensive)
3. verde delle vesti= SPERANZA
• Incontro con NINO VISCONTI, preceduto dal linguaggio
di sguardi consueto. Stupore e gioia, ricordo degli affetti
+ cari (figlia Giovanna9, sfumatura misogina tipica del Medioevo.
Era il giudice del Giudicato della Gallura (Sardegna), aveva
governato Pisa con suo nonno, il conte Ugolino. Si salva dall’arciv.
Ruggeri, combatte nella lega guelfa contro Pisa. Viene sepolto
a Lucca.
• Pausa contemplativa: 3 stelle=virtù teologali
( FEDE, SPERANZA, CARITA’=VITA CONTEMPLATIVA)
• Comparsa del serpente tentatore, vinto dalla Grazia
Divina (insegnamenti rivolto o a tutti gli uomini, o ai soli
principi negligenti=contro la teocrazia, rivendic. della superiorità
del potere religioso su quello politico)
• Incontro con CURRADO MALASPINA, con captatio benevolentiae
per esaltare la generosità dei Malaspina. Profezia
dell’esilio post eventum. Nipote di Currado il Vecchio,
era morto nel 1294, 6 anni prima del “viaggio”
di Dante. partecipò alle lotte di famiglia contro il
vescovo di Luni.
Canto IX
• PORTA DEL PURGATORIO
• PRINCIPI NEGLIGENTI
• Dante, Virgilio, angelo guardiano
• 3 scalini prima della porta:
1. bianco=pentimento
2. grigio=atto della confessione
3. rosso=carità
• Chiave d’argento=SCIENZA UMANA; chiave d’oro=ASSOLUZIONE
• “Te Deum”, Inno di RINGRAZIAMENTO
Canto X
• PRIMA CORNICE
• Dante, Virgilio
• SUPERBI: avanzano lenti intorno alla cornice con enormi
macigni sulle spalle
• Bassorilievi con esempi di UMILTA’
Canto XI
• PRIMA CORNICE
• SUPERBI: avanzano sotto pesanti massi
• Dante, Virgilio, Omberto degli Aldobrandeschi, Oderisi
da Gubbio, Provenzan Salvani
• Tipica atmosfera purgatoriale con orazione collettiva:
parafrasi del Padre Nostro, adattata a degli spiriti già
certi della loro salvezza.
• Temi: lode a Dio, amore per il creato, pace celeste,
serenità dell’animo turbata dal peccato, umiltà,
annullamento della volontà umana ( vd. superbi), riconoscimento
della fragilità della natura umana, rinnegare la fama,
vana ed inconsistente.
• Senso di sofferenza fisica delle anime, superbia=caligine
del mondo perchè annebbia la luce divina
• Captatio benev. di Virg. con metafora del volo
• Incontro con OMBERTO DEGLI ALDOBRANDESCHI, vissuto
nella convinzione di superiorità data dalle sue nobili
origini, superbia per condizione familiare. Signore del castello
del Campagnatico, presso Grosseto, continua la politica antisenese
della famiglia. Muore nel 1259. Vanagloria ed egocentrismo,
smentita da un’affermazione sull’inconsistenza
della fama. Il suo disprezzo per ogni uomo lo condusse alla
morte. Tempi verbali: passato=periodo della superbia e del
peccato; presente=umiltà, espiazione. E’ l’esempio
della superbia nobiliare.
• Incontro con ODERISI DA GUBBIO, superbia dettata dall’ingegno,
riflesso di Dante. Termini tecnici che rimandano alla storia
dell’arte, all’arte della miniatura. VANITA’
DELLA GLORIA TERRENA, resa con la metafora delle foglie e
del soffio di vento. Dante si cita, con un atto di superbia
volto a confermare le parole di Oderisi. Rapporto tra fama
ed eternità, tra contingente ed assoluto.
• Incontro con PROVENZAN SALVANI:, signore di Siena
di famiglia autorevole. Rappresenta la superbia del potere
politico. Ripresa del tema della vanagloria.
Canto XII
• PRIMA CORNICE
• SUPERBI
• Esempi di superbia punita
• “Beati Pauperes Spiritu”, Beatitudini
Canto XIII
• SECONDA CORNICE
• INVIDIOSI: si sostengono tra loro e sono tutti appoggiati
al monte; indossano un abito ruvido e nodoso (cilicio) e le
loro palpebre sono cucite da fil di ferro.
• Dante, Virgilio, Sapia senese
• Colore tipico dell’Inferno
• Incontro con SAPIA. Il suo nome è una contraddizione,
essa evidenzia che non fu saggia; dichiara con SEMPLICITA’
di essere stata così invidiosa da aver gioito per le
disfatte militari dei suoi concittadini.
Canto XIV
• SECONDA CORNICE
• INVIDIOSI
• Dante, Virgilio, Guido del Duca, Rinieri da Calboli
• Invettiva di Guido contro gli abitanti della vale
dell’Arno, del Cosentino, degli Aretini, dei Fiorentini
e dei Pisani
Canto XV
• DALLA 2° ALLA 3° CORNICE
• INVIDIOSI, IRACONDI
• Dante, Virgilio, Angelo della Misericordia
Canto XVI
• TERZA CORNICE
• IRACONDI: avanzano in un fumo denso e acre
• Dante, Virgilio, Marco Lombardo
• Il fumo denso crea un’atmosfera infernale (buio,
nuvolosità massima); Virg. offre il suo sostegno
• Significato allegorico: FUMO=IRA, privazione della
luce di Dio. La RAGIONE (Virg.) ritorna ad essere la vera
guida.
• Si affina il senso uditivo. Canto dell’ “Agnus
Dei”, liberazione dal male e concessione della pace
dell’anima.
• Incontro con MARCO LOMBARDO, che inizia con un breve
scambio di battute. I due non si vedono, legame puramente
fonico. Lombardo si autopresenta, mettendo in evidenza la
sua esperienza del mondo, in quanto uomo di corte. Era un
cavaliere medievale rappresentante delle virtù cortesi
amate tanto da Dante.
• Quesito sull’essenza dell’uomo e del suo
rapporto con Dio (mondo privo di virtù morali e pieno
di malvagità). Risposta che segue la filosofia scolastica:
Quaestio, disputatio, determinatio. La causa della decadenza
è data dalla mancata osservazione delle virtù
cortesi e civili. Non si può attribuire la responsabilità
di ciò agli Astri, che agiscono in parte sul comportamento
umano, ma questa sta al LIBERO ARBITRIO (superiorità
della natura umana). L’anima viene paragonata ad una
fanciulla che ha la tendenza a ciò che le procura piacere
e si lascia attrarre dai beni materiali se non è frenata
da leggi e regole.
• Tema politico: rapporto tra papa ed imperatore= causa
corruzione= malgoverno del papa
• In passato valeva la teoria dei Duo Luminaria, il
potere politico era distinto da quello religioso, e questi
avevano pari dignità
• RIEVOCAZIONE DEL BUON TEMPO ANTICO, CONSERVATORISMO
di Dante
• Il canto è centrale delle tra cantiche ed esprime
l’alter ego di Dante, il fulcro della sua analisi politica
Canto XVII
• PASSAGGIO DALLA 3° ALLA 4° CORNICE
• IRACONDI E ACCIDIOSI
• Dante, Virgilio, Angelo della pace
• Visioni di iracondia punita
• teoria dell’AMORE, principio di ogni virtù
perchè purifica definitivamente i 7 peccati capitali
rappr. nelle cornici.
Canto XVIII
• QUARTA CORNICE
• ACCIDIOSI: corrono intorno alla cornice gridando esempi
di SOLLECITUDINE
• Dante, Virgilio, Abate di San Zeno
• Canto dottrinale sulla natura dell’uomo e sul
libero arbitrio (amore-ragione)
Canto XIX
• QUINTA CORNICE
• AVARI E PRODIGHI: giacciono a terra recitando un salmo,
“Adhesit pavimento anima mea”
• Dante, Virgilio, Angelo della sollecitudine, Adriano
V
• Sogno della “femmina deforme”
Canto XX
• QUINTA CORNICE
• AVARI E PRODIGHI
• Dante, Virgilio, Ugo Capeto
• invettiva contro l’AVARIZIA, interrotta solo
dagli esempi di amore per la povertà
Canto XXI
• QUINTA CORNICE
• AVARI E PRODIGHI
• Dante, Virgilio, Stazio
• Terremoto perchè un’anima si è
purificata, quella di Stazio, convertitosi grazie alla lettura
di Virg. (lettura cristologica)
Canto XXII
• SESTA CORNICE
• GOLOSI: soffrono fame e sete e sono costretti a passare
sotto 2 alberi, uno carico di frutti profumati, l’altro
bagnato da acque limpide
• Dante, Virgilio, Stazio
• Le anime intonano “Beati qui sitiunt”,
dalle Beatitudini
• Rif. all’episodio di Polidoro (IIIl., Eneide)
e della IV Egloga della Bucoliche: Virg. come guida spirituale
e poetica che illumina Stazio verso il cristianesimo
Canto XXIII
• SESTA CORNICE
• GOLOSI
• Dante, Virgilio, Stazio, Forese Donati
• Descrizione delle anime: magrissime, con occhi scavati
(“anelli senza gemme”)
• Albero a forma di cono rovesciato
• Canto delle anime: “Labia mea Domine, aperies”,
un misto tra gioia e dolore, sofferenza e diletto, perchè
le anime pregustano la beatitudine che le attende
• Similitudine dei pellegrini, alternarsi tra momenti
dinamici e incrociarsi di sguardi, muto raccoglimento interiore.
• Mentre i golosi procedono, il tempo del discorso è
maggiore di quello della storia. La descrizione è enfatizzata
dalle citazioni di Erisitone e di Maria di Eleazaro.
• Motivo della “emme gotica”
• Incontro con FORESE DONATI, figlio di Simone D. e
fratello di Corso, morì nel 1296. L’amicizia
tra i due, oltre che per il legame di Dante con Gemma, è
verificato dalla Tenzone tra i due. Forese non si presenta
subito, ma prima disquisisce sulla condizione dei golosi.
• L’antitesi tra gioia e dolore causata dalla
pena è il tema centrale del canto, che riporta alla
transitorietà e alla temporaneità della condizione
delle anime.
• Esaltazione della moglie di Forese come simbolo di
virtù, dolcezza e amore profondo, in contrapposizione
alle “sfacciate donne fiorentine”, disoneste e
lascive. Paragone con le donne della Barbagia
• Sembra che questo canto sia composta da Dante per
dimenticare l’aspra tenzone tra i due poeti, avvenuta
nel periodo di traviamento morale.
Canto XXIV
• SESTA CORNICE
• GOLOSI
• Dante, Virgilio, Stazio, Forese, Bonagiunta Orbicciani
• Gentucca, donna di Lucca, come esempio di comportamento
onesto
• Esempi di golosità punita
Canto XXV
• PASSAGGIO DALLA 6° ALLA 7° CORNICE
• LUSSURIOSI, secondo e contro natura: sono disposti
in due gruppi che procedono in direzioni opposte. Sono avvolti
dalle fiamme e cantano esempi di castità esaltata e
lussuria punita.
• Dante, Virgilio, Stazio
• Digressione su origine dell’anima e come si
formino le ombre dopo la morte del corpo
Canto XXVI
• SETTIMA CORNICE
• LUSSURIOSI
• Dante, Virgilio, Stazio, Guido Guinizzelli, Arnaut
Daniel
Canto XXVII
• SETTIMA CORNICE
• LUSSURIOSI
• Dante, Virgilio, Stazio, Angelo della Castità,
Angelo guardiano della scala
• Sogna Lia, una donna, nell’atto di cogliere
dei fiori=vita attiva; la sorella Rachele=vita contemplativa
• Dante passa un cerchio di fuoco e raggiunge il Paradiso
Terrestre
Canto XXVIII
• PARADISO TERRESTRE
• Dante, Virgilio, Stazio, Matelda
• Matelda=NATURA INNOCENTE; danza= ruotare dei Cieli
intorno alla Terra che produce l’aria, virtù
fecondatrice
• 2 fiumi: LETE’ (toglie il ricordo dei peccati),
in discesa; EUNOE’, (ravviva il ricordo del bene fatto),
ritorna alla foce, cioè Dio
Canto XXIX
• PARADISO TERRESTRE
• Dante, Virgilio, Stazio, Matelda
• Verso Oriente: luce e melodia dolcissima
• Candelabro con 7 braccia=7 doni della Spirito Santo
• 7 scie di colori=7 colori arcobaleno
Canto XXX
• PARADISO TERRESTRE
• Dante, Virgilio, Stazio, Matelda, Beatrice
• Si alzano in volo moltissimi angeli e appare Beatrice,
avvolta dai fiori e cinta d’ulivo
• Virgilio=ragione scompare all’arrivo di Beatrice=fede
Beatrice rimprovera Dante per essersi fatto trasportare nella
via del male. Dante piange= sono giuste LACRIME di PENTIMENTO
Canto XXXI
• PARADISO TERRESTRE
• Dante, Stazio, Matelda, Beatrice
• Dante si confessa per espiarsi completamente, è
preso da tanto dolore e sviene
• Matelda lo porta all’altra riva del Letè
(dimentica il male commesso)
• Dante fissa Beatrice mentre lei guarda il GRIFONE=CRISTO
Canto XXXII
• PARADISO TERRESTRE
• Dante, Stazio, Matelda, Beatrice
• Albero a forma di cono rovesciato=bene e male. Appena
il grifone lo tocca rifiorisce
• Visioni sui momenti + dolorosi della storia della
Chiesa
Canto XXXIII
• PARADISO TERRESTRE
• Dante, Stazio, Matelda, Beatrice
• Beatrice profetizza un ritorno positivo per la Chiesa
• Dante è immerso nell’Eunoè e riacquista
la consapevolezza delle opere buone
• Dante “Puro e disposto a salire a le stelle”
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