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Successo per la seconda edizione dell’ Archeotrekking a Reggio Calabria
Ha raccolto molti consensi il progetto ideato e promosso dall’associazione culturale “Il Giardino di Morgana”.
La partenza é stata prevista nella parte collinare della città, Dall’inizio di Via Giulia i partecipanti hanno potuto godere della storia intricata della figlia dell’imperatore Augusto. Oltre che del panorama suggestivo sullo Stretto.
Il percorso poi si è articolato tra i siti archeologici della città . Tra questi il Griso Laboccetta, la tomba di età ellenistica sul lungomare e la visita alle mura greche e quella alle terme romane. Non a caso il lungomare reggino é stato chiamato da Gabriele D’Annunzio come il chilometro piú bello d’Italia.
Archeotrekking a Reggio Calabria
Nel video Carmine Verduci, presidente di Kalabria Experience e della Pro Loco di Brancaleone, intervista Domenico Guarna, presidente dell’associazione culturale “Il Giardino di Morgana”.
Suggestiva anche la sosta nell’area del tempietto, luogo dove la prospettiva fa apparire Calabria e Sicilia come un’unica terra. Nel racconto di questo luogo sacro per i reggini è risuonata la profezia dell’oracolo di Delfi ai coloni fondatori della città di Reggio. “Laddove l’Apsias, il più sacro dei fiumi, si getta nel mare, laddove, mentre sbarchi una femmina si unisce ad un maschio, là fonda una città; il dio ti concede la terra ausone.”
C’é stato un piacevole fuori programma con la visita alla chiesa degli Ottimati. Il castello Aragonese ha rappresentato la conclusione del tour.
“Sono veramente felice nel vedere lo stupore negli occhi dei curiosi, quando si narrano le pagine della nostra storia. – soddisfatto il presidente Domenico Guarna – “Sembra quasi che l’animo abbia sussulti d’orgoglio. In secondo luogo sono felice perché questo percorso è stato seguito da curiosi non solo reggini ma anche da amici provenienti da Messina e Catanzaro, oltre che dagli amici di Kalabria Experience. Con loro ci siamo concessi una piacevole appendice nel pomeriggio presso il Museo di Reggio a dimostrazione del fatto che condividendo il bello non si può che crescere.”
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