Reggio Calabria, si rinnova l’appuntamento con Chiese Aperte

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I volontari di Did.Ar.T. Didattica Arte Territorio rinnovano nel week end di 26, 27 e 28 agosto l’appuntamento con Chiese Aperte 2016 promuovendo aperture straordinarie e visite guidate gratuite in alcune chiese di rilevante interesse storico della città.

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In particolare, la chiesa degli Ottimati a piazza Castello sarà aperta venerdì 26 agosto h 10-13 e h 16-18 e sabato 27 agosto h 10-13; le rovine della chiesa medievale di San Giovanni extra muros (alle spalle di San Giogio al Corso, ingresso lato Tapis roulant, su via Giudecca) saranno visitabili venerdì 26 agosto h 10-13 e 18-20 e sabato 27 h 18-20; la chiesa di Sant’Antonio ad Archi svelerà il suo prezioso patrimonio d’arte domenica 28 agosto h 18-20.
Si tratta di un’occasione preziosa per conoscere storia, arte e architettura di alcune tra le più interessanti testimonianze d’arte sacra della città, due delle quali, San Giovanni extra muros e Sant’Antonio ad Archi, raramente aperte al pubblico.
La prima, emersa in occasioni di scavi nel 1990, esibisce i resti di un edificio di culto risalente al XII secolo, diviso in tre navate, absidato con transetto non sporgente e orientato a sud-est: le indagini storiche hanno permesso di individuare nei resti la Chiesa di San Giovanni extra muros sorta fuori i confini urbani della città intorno al XII secolo, in stretto rapporto con il cenobio femminile benedettino intitolato a San Giovanni d’Ocaliva, documentato nei Regesti Vaticani dal 1183 al 1327. Nel XIV secolo, probabilmente in seguito all’ubicazione del quartiere ebraico in quell’area, l’istituzione monastica scomparve ma la chiesa continuò ad ufficiare. In età aragonese (intorno alla metà del secolo XV) la struttura fu inglobata all’interno delle mura urbane: il suo ingresso, posto ad ovest, dovette affacciarsi sul piazzale antistante la porta occidenta¬le della città, detta Porta della Giudecca.
La chiesa di Sant’Antonio ad Archi, entro i confini della Parrocchia del Carmine, lungo il torrente Scaccioti, costituisce un raro esempio di architettura basiliano-normanna nel territorio reggino: la sua fondazione risale al XII secolo, come attestato nel 1363 da due Diplomi di Giovanna I d’Angiò.
Per informazioni e prenotazioni gruppi si contatti l’Associazione Did.Ar.T. Didattica Arte Territorio (cell. 3891968047; didartreggiocal@gmail.com)

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Author: sara rullo

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