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Tra cultura mediterranea, identità dei paesaggi produttivi, cibo e cucina, libri ed esperienze, la Pro Loco di Scilla, con il presidente Aldo Bergamo avvia un’iniziativa innovativa di condivisione, racconti e promozione del territorio, affidandola al format LibrAre dell’Associazione Pensando Meridiano.
Ed è stata proprio Scilla, su le Terrazze dell’Hotel Le Sirene, la location di “Food Book”, per promuovere il libro “Cibo, natura, abitare, paesaggi, campagne, orti” scritto dall’architetto e docente dell’Università di Trento Giuseppe Scaglione ed edito da List. «Il mio libro è una sfida culturale: la Calabria non è solo ‘ndrangheta, non è solo degrado, non è solo negatività, ma è tanta bellezza. Bisogna recuperare l’identità e non disperdere il patrimonio di conoscenze e narrazioni tramandate in cucina. Perché il cibo è veicolo di cultura, sapere, esperienze ed identità. E’ un modo per comunicare affetti ed interessi. E, insieme al territorio, dimostra una comune cultura mediterranea, nutrita da luce, colore e materiali delle case tradizionali, dei paesaggi unici » ha affermato il cosentino di Acri Scaglione, presentando anche il suo progetto calabrese della “Gelsi Rossi Farm”, una dimora che si trasforma in masseria del sapere e dello scambio delle conoscenza da aprirsi agli eventi, ai workshops sui temi, proprio lì tra il paesaggio ed il racconto della sua casa di famiglia ad Acri. L’architetto e docente nel suo intervento ha illustrato la sua opera, capace di abbinare il cibo sano che sa di famiglia e le ricette della tradizione, che sono state rinnovate dallo stesso per perpetuare meglio il passato nel futuro, ai luoghi, al paesaggio, alle case e al design, anche evocando temi come il riciclo e la creatività. «Le ricette di questo libro sono nutrite dal loro paesaggio e dalle comunità che possono ancora raccontarle, un’esperienza di condivisione ed identità che passa dall’appartenenza e dalla cura. Come nel caso della Dieta Mediterranea, riconosciuta nel 2010 patrimonio immateriale dell’Unesco che ne ha esaltato il valore unico per essere un modello culturale prima ancora che gastronomico, con l’ibrido della sua biodiversità che può conservare una tradizione aprendosi alle altre. E nel cibo può esserci una resistenza produttiva, perché mantenere un orto, un campo agricolo non è solo portarlo in tavola, ma è mantenere ambiente, paesaggio, identità ed occupazione» ha affermato l’architetto e professoressa dell’Università Mediterranea Consuelo Nava dopo i saluti di Angelo Marra in rappresentanza della Pro Loco di Scilla e del presidente di Pensando Meridiano Giuseppe Mangano. L’evento FoodBook, nella sua ideazione secondo il format LibrAre, ha impegnato i giovani dell’Associazione Pensando Meridiano in un racconto innovativo e sociale della sua promozione, nei giorni precedenti il 4 agosto e sui social con informazioni sulla bellezza e qualità dei beni culturali ed ambientali di Scilla, oltre che nella narrazione della serata.
E secondo questo indirizzo della convivialità e della sperimentazione tipico della dieta mediterranea e promosso nelle pagine del libro del prof Scaglione, le ricette si sono trasferite dal testo alla cucina mediterranea raffinata e creativa degli apprezzati chef Umberto Di Marco e Fortunato Briganti che davanti al fantastico paesaggio del Tirreno scillese con lo Stretto sullo sfondo hanno animato e continuato a raccontare di un Mediterraneo ricco di sapori, colori, miti e bellezze, intrattenendo una bellissima presenza di persone che hanno apprezzato con grande interesse tutto l’evento promosso con grande successo dalla Pro Loco di Scilla.
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