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“Il vero regista Calopresti sperimenta la mescolanza tra cinema e vita con gran libertà e affettuosa sapienza. Ogni momento allude a un pensiero complesso e insieme a persone o luoghi amati, alla giovinezza, a una regione dove la bellezza può generare inerzia: tutto realizzato con leggerezza e profondità, realizzando l’innovazione (non tecnologica, narrativa) con semplicità e slancio”. Con queste parole Lietta Tornabuoni salutò, a fine 2007, l’uscita del quinto film di Mimmo Calopresti, “L’Abbuffata”.
Non poteva che ruotare intorno a questa pellicola il secondo appuntamento di “Scilla è cinema d’autore”, che riprende stasera, lunedì 22 agosto alle ore 21:30, nella magica cornice del Porto di Scilla dopo l’ottima prima di venerdì 19 agosto, accolta da una stracolma piazza San Rocco. Tre i film di Calopresti scelti per questa rassegna d’autore in una sequenza che è essa stessa una narrazione. Il primo, “Uno per tutti”, intenso racconto che ruota sull’amicizia capace di spezzare anche i muri della cultura mafiosa, per rappresentare la necessità di lavorare insieme, in rete, partendo dagli stessi valori, come ottimamente espresso dal Presidente della Calabria Film Commission Giuseppe Citrigno. Il secondo, “L’abbuffata, che ancora parla di amore e di valori, come scritto da Valerio Caprara: “Il regista de ‘L’abbuffata’ Mimmo Calopresti è davvero una persona straordinaria: anche se non iscritto al club di promotori & esegeti, chi lo conosce non può che ammirarne l’intelligenza, la modestia, la simpatia e il genuino trasporto per il suo mestiere… Sinora conosciuto e catalogato come cineasta tendente al malinconico e all’intimistico, Calopresti dimostra di potere giostrare a piacimento in un arco di sfumature, contrappunti e impressionismi alquanto elastico: la sua solidarietà con i sogni perduti dei ragazzi non produce il solito cortocircuito piagnucoloso e suggerisce, anche con la sorpresina dell’epilogo, quei contrappunti dolceamari che possono rendere il lavorio dei nostri ricordi più ardito e meno a buon mercato”.
Partire da Scilla per iniziare a costruire un nuovo percorso di grande cinema. Partire da un film che racconta (con le musiche del grande Sergio Cammariere), al di là della trama leggera e pur molto intensa, come un luogo (Diamante) possa diventare uno scenario a cielo aperto: Diego Abatantuono, Elena Bouryka, Nino Frassica, Donatella Finocchiaro, lo stesso Calopresti, Valeria Bruni Tedeschi animarono la Calabria dentro e fuori le scene intorno alla grande star Gérard Depardieu, proprio come può e deve succedere a Scilla grazie alla sinergia costruita tra l’amministrazione comunale, la Calabria Film Commission, il regista Mimmo Calopresti e Paola Bottero e Alessandro Russo, giornalisti e scrittori che anche questa sera accompagneranno l’anteprima con il regista e con l’assessore alla cultura di Scilla, Marinella Gattuso, che precederà la proiezione del film.
Appuntamento stasera alle 21:30 al Porto di Scilla, che ospiterà anche l’ultima delle tre serate. E il terzo film, ultimo tassello della narrazione cinematografica d’autore, che domani sera, martedì 23, costruirà un nuovo incrocio tra le bellezze di Calabria. Bellezze preziose, che parlano di radici, storia, mito, arte e cultura, in una parola di gioielli: quelli che animano la vita del maestro orafo Gerardo Sacco, che si racconterà attraverso il suo libro “Sono Nessuno! – Il mio lungo viaggio tra arte e vita”, il libro intervista scritto con il giornalista Francesco Kostner, attraverso le suggestioni dell’attore Giacomo Battaglia, in un anteprima intimista e profondo, in perfetta sintonia con il film “Preferisco il rumore del mare”, con Silvio Orlando. “Un bellissimo film, fatto di emozioni incrociate tra noi e loro, platea e schermo, di Mimmo Calopresti, autore che sa andare controcorrente e rendere eloquenti le pause, i silenzi, le occhiate”, come scrisse Maurizio Porro nel 2000, subito dopo la presentazione della pellicola a Cannes.
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