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Manca poco all’appuntamento del 10 settembre, quando all’ Oreste Granillo – ore 21:00 – andrà in scena una partita dalle mille sensazioni per ricordare una icona del calcio nazionale e mondiale, come Gianluca Vialli. L’evento come si ricorderà vedrà la partecipazione di vecchie e importanti glorie del calcio italiano e internazionale. Il ricavato verrà utilizzato per la realizzazione di un nuovo centro che si occuperà di bimbi e ragazzi autistici dai 6 ai 16 anni di età. In tal senso questo il pensiero del sindaco f.f. Paolo Brunetti:
“È un onore che si sia scelta Reggio Calabria per celebrare la memoria di un monumento del calcio mondiale. Gianluca Vialli è stato un grande atleta, ma soprattutto un uomo che, nel momento più difficile della sua vita, ha saputo affrontare la malattia con coraggio, dignità e divenendo esempio per ognuno di noi.”
Così il f.f. di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, in una intervista a cura di Biagio Maimone.
“Il suo insegnamento – ha detto il primo cittadino – si cala perfettamente nelle dinamiche che dovrebbero governare una comunità. Solidarietà, empatia, determinazione sono elementi essenziali per ogni amministratore. In questo senso, sport e cultura assumono un ruolo molto importante per la crescita di un territorio. Per Reggio Calabria rappresentano una leva strategica per lo sviluppo.”
In questi anni – ha spiegato – abbiamo puntato sulla qualità e sulla fruibilità di eventi che possono davvero contribuire a modificare una narrazione spesso errata e distorta della nostra magnifica realtà oltre, ovviamente, a produrre economia per le moltissime attività che costituiscono un indotto davvero rilevante.”
Sul tema Ponte sullo Stretto e della “fuga dei cervelli”, Brunetti ha chiarito il suo pensiero:
“Sono decenni che si fa un gran parlare del Ponte sullo Stretto. Personalmente, credo serva più alla Sicilia, ma con le giuste garanzie e con un coinvolgimento pieno, diretto e concreto delle comunità locali da parte del Governo ritengo possa rappresentare un’opportunità sotto l’aspetto turistico. Non vorrei rimanesse un’eterna incompiuta e, per questo, l’ennesimo sfregio al nostro bellissimo paesaggio.”
I miliardi per questa mega opera, li avrei spesi diversamente, ma non tocca ovviamente al Comune decidere. Qui – ha evidenziato Brunetti – servono servizi, strade, ferrovie, una rivoluzione della mobilità interna che potrebbe davvero costituire una svolta per territori difficilmente raggiungibili o che scontano un tributo pesantissimo in termini di morti sulle strade. Credo – ha concluso – siano queste le priorità per il nostro territorio.”
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