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Partito il conto alla rovescia per l’inizio di Photòpia, il festival della fotografia di paesaggio che si svolgerà al Parco Ecolandia di Arghillà (RC) dall’ 8 al 17 aprile.
Dieci giorni ricchi di attività, dalle mostre, ai seminari, alle letture portfolio, per il festival organizzato dall’associazione reggina Il cerchio dell’immagine con la direziona artistica della factory romana D.O.O.R., segno della sinergia tra operatori attivi nel campo della arti visive e della diffusione della cultura fotografica.
La manifestazione è stata presentata mercoledì pomeriggio al salone dei Lampadari di palazzo S. Giorgio. All’incontro, moderato dall’editore Franco Arcidiaco, hanno partecipato il presidente del consiglio comunale, Demetrio Delfino, l’assessore provinciale alla cultura, Eduardo Lamberti Castronuovo, il presidente dell’associazione Il cerchio dell’immagine, Alessandro Mallamaci, i fondatori di D.O.O.R., Pamela Piscicelli e Paolo Cenciarelli, il presidente di Ecolandia Scarl, Piero Milasi ed il fotografo Filippo Romano.
Il festival, patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Reggio Calabria, nasce dall’esperienza di “ReggioFotoGrafia” nel 2009 e “La Misura del Paesaggio” nel 2013, ed è organizzato dall’associazione Il cerchio dell’immagine che, come racconta il presidente Alessandro Mallamaci «si occupa da tempo della diffusione della cultura, in particolare fotografica e legata alle arti visive, al Sud». In quest’ottica Photòpia darà la possibilità e l’opportunità agli appassionati di fotografia, soprattutto giovani, di avere occasioni di confronto e di riflessione sulla fotografia di paesaggio, non intesa come semplice osservazione della realtà, ma come racconto profondo, attento, caratterizzato da diversi possibili livelli di lettura.
Da venerdì 8 a domenica 10 aprile, il cuore dell’iniziativa, oltre alle mostre ed ai seminari, saranno previste delle letture portfolio che daranno la possibilità, a chiunque sia interessato, di presentare i propri progetti fotografici.
“LandSpaces” è il tema che fa da traccia al festival. Un gioco di parole che rimanda alla forte influenza che ha avuto sulla fotografia il movimento New Topographics. «Il concetto di spazio a cui facciamo riferimento – spiega Pamela Piscicelli – è ampio, una delimitazione sia fisica che mentale. I lavori in mostra saranno sette, dalla fotografia più documentaria e reportagistica, come nel caso del progetto di Alessandro Penso su migranti e rifugiati, ai concetti della mente, come negli scatti di Federico Clavarino con “Italia o Italia”, la cui matrice di indagine parte da concetti più letterari».
In mostra i lavori di Arianna Arcara, Giovanni Troilo, Tommaso Tanini, Martin Errichiello e Filippo Menichetti, Alessandro Penso, Federico Clavarino ed Alessandro Penso. Autori riconosciuti a livello italiano ed internazionale, i cui lavori verranno presentati a Reggio Calabria grazie all’attenzione verso i linguaggi contemporanei dimostrata da D.O.O.R., factory nata meno di un anno fa da un’idea di Massimo Mastrorillo, Pamela Piscicelli e Paolo Cecchinelli. «Abbiamo la volontà – spiega Cecchinelli – non solo di investire in fotografia, ma anche di raccontarla ad un pubblico che forse oggi, in Italia, non conosce in che modo la fotografia si sta muovendo».
E così Photopià, il cui titolo, che fa riferimento al fenomeno fisiologico di adattamento dell’occhio alla luce, rimanda in qualche modo, per assonanza, ad un’idea di utopia da realizzare in Calabria, nel segno di una fotografia che porti con sé racconto e riflessione e sia, a sua volta, capace di realizzare altre utopie. «C’è ancora tanto da raccontare, e da diffondere, al Sud e la fotografia può rappresentare un elemento di grande sensibilizzazione», afferma Filippo Romano che domenica 10 aprile presenterà il progetto di ricerca visuale “Racconti dallo Stretto”, condotto sul territorio reggino per testimoniarne le modificazioni utilizzando le immagini come principale linguaggio.
A far parte del circuito del festival, inoltre, la mostra “The Third Island” al Crac di Lamezia, progetto di ricerca documentaria – al quale ha partecipato anche Romano – condotta da 11 fotografi sul territorio calabrese.
La sfida culturale di Photòpia ha trovato l’appoggio del Parco Ecolandia di Arghillà, restituito alla città dopo lunghi anni di abbandono dal consorzio Ecolandia Scarl, presieduto da Piero Milasi, che conferma la volontà di investire sulle periferie e sulla cultura. «Il Parco Ecolandia – sottolinea Milasi -, rappresenta una scommessa che vede l’impegno di decine di persone che hanno scelto di restare nella nostra terra». Una scommessa che vede negli eventi culturali un motore di sviluppo per tutta l’area metropolitana e che, come evidenzia il presidente Delfino riconosce «il potenziale delle realtà periferiche». Pone l’accento sul paesaggio l’assessore Eduardo Lamberti Castronuovo che sottolinea come «l’idea di far conoscere e discutere di fotografia nel territorio reggino sia un’intuizione importante».
L’appuntamento è al Parco Ecolandia, venerdì 8 aprile alle ore 18.30 per l’inaugurazione del festival.
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