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Il 29 luglio alle ore 21, presso l’ex Convento dei Minimi, l’Associazione Culturale “Roccella com’era” presenterà il libro “ Roccella e il suo Catasto onciaro 1742-1746”.
Da anni ormai l’Associazione, formata da studiosi seri e preparati, è impegnata nello studio e nella ricerca degli usi, dei costumi e delle tradizioni roccellesi con lo scopo di recuperare e valorizzare il ricco patrimonio locale.
Le ricerche condotte finora sono confluite in sette pubblicazioni apprezzate dalle più alte personalità del mondo accademico per il rigore e la serietà delle informazioni raccolte.
Gli ultimi studi, dai quali nasce questo volume, si sono concentrati sul Catasto onciaro, ovvero la dichiarazione dei redditi fatta dai nostri antenati e dalle istituzioni religiose. In particolare è stata condotta un’attenta analisi sul Catasto onciaro voluto da Carlo III di Borbone col dispaccio del 4 ottobre 1740. Il documento, conservato presso l’Archivio di Stato di Napoli, ci restituisce la fotografia di Roccella dei primi decenni del ‘700: la Roccella moderna, allo stato nascente.
Il libro è frutto di un lavoro a più mani e l’elaborazione finale è stata affidata al Presidente Giuseppe Guarneri e al Vicepresidente Antonio Simone con i contributi di Ilario Antonio Alvaro, Stefania Farina, Vittorio Fragomeli e Vincenzo Naso. È doveroso inoltre citare i nomi di coloro che si sono cimentati nell’ardua impresa della trascrizione del Catasto: Silvio Albanese, Ilario Antonio Alvaro, Pietro Commisso, il compianto Prof. Giuseppe Falcone, Vittorio Fragomeli, Francesco Franco, Giuseppe Guarneri, Vincenzo Naso, Antonio Simone, Elisabetta Sfara, Gaetano Surace e Antonella Vozzo.
A condurre i lavori della serata di presentazione sarà la Prof.ssa Adele Falcone, seguiranno poi gli interventi dei già citati Prof. Giuseppe Guarneri e Prof. Antonio Simone, concluderà il Prof. Vincenzo Cataldo.
Gli appuntamenti con l’Associazione però non finiscono qui, è prevista infatti per il 13 agosto la tradizionale sagra della melanzana che si svolgerà nella suggestiva cornice del Borgo di Roccella, anche la cucina tradizionale infatti è una parte integrante della cultura locale e l’obiettivo, come già detto, è quello di valorizzare appieno le tradizioni roccellesi.
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