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I Marvanza Reggae Sound saranno in onda on line sulla web radio della Rai, continuando il loro cammino inarrestabile verso il successo e verso scenari nazionali e internazionali. E lo fanno entrando nell’orbita dei canali più importanti della musica italiana. L’appuntamento è per martedì 12 aprile sul sito www.wr8.rai.it, sul quale sarà possibile seguire la diretta.
Il gruppo di Monasterace è arrivato sui canali Rai dopo l’esibizione al Meeting delle etichette indipendenti di Faenza, dove più di quattrocento artisti hanno sfilato nella vetrina della nuova scena musicale italiana, che si propone di valorizzare il prodotto “made in Italy”.
Negli stand tutti i professionisti della musica hanno accolto i lavori discografici delle band presenti e tra i dischi selezionati uno dei più apprezzati è stato “Frontiere”. Il primo lavoro dei Marvanza, infatti, è stato inserito nelle playlist di molte radio nazionali ed ora sta per fare il suo debutto sul canale Rai.
Il gruppo reggae monasteracese è attualmente a lavoro per produrre un nuovo album, tutto basato su nuove sonorità e un nuovo stile, che si adegui alla vena sempre più creativa del gruppo. Il nuovo stile sarà la base per urlare dal palco gli appelli contro guerre e degrado sociale che hanno reso i Marvanza un esempio per tutti i ragazzi.
Un reggae pacifista e rivoluzionario al tempo stesso, che trascina il pubblico e lo proietta in una nuova dimensione musicale, sociale e culturale, dove è importante aprire gli occhi davanti ai problemi quotidiani della nostra terra e abbandonare il disinteresse per costruire insieme un mondo nuovo.
I Marvanza usano ironia e rabbia per disegnare la realtà che li circonda, un cocktail esplosivo che culmina in freestyle che colpiscono come un pugno allo stomaco coloro che sono responsabili del degrado in cui spesso viviamo. La musica, dunque, diventa un’arma per sconfiggere il silenzio assordante che ingoia la nostra terra, generando violenza e povertà sociale. I loro testi diventano l’urlo collettivo di una terra che non si arrende e che ha ancora voglia di cambiare un mondo in cui le ingiustizie sociali e la repressione sembrano negare il rispetto per la persona in quanto tale.
Ironia e riflessione, dunque, si mescolano diluendosi nell’italiano e nel dialetto di Monasterace, che sfruttano il Reggae Muffin e la Dance Hall per parlare dei problemi che affliggono un mondo governato “dalle sporche mani nere”, tentacoli di uno stato che non si interessa alle nostre terre e al nostro sviluppo economico.
I Marvanza incarnano ormai da qualche anno il ruolo di coloro che vogliono trascinare la loro patria fuori dal limbo nel quale si è impantanata, attraverso i proclami sociali e gli inni all’amore tipici delle loro note. E lo fanno rompendo gli schemi in tutto e per tutto: scegliendo un genere nuovo in Calabria, i Marvanza hanno colorato la loro terra con i suoni caldi di un nuovo modo di fare reggae, sorprendendo tutti con un sound fresco e pezzi profondi, alleggeriti da un pizzico di ironia. Un tentativo di oltrepassare, a modo loro, le frontiere della musica reggae che tanto amano, per trovare la loro identità e rendere visibile a tutti il loro sguardo sul mondo.
I soggetti principali del progetto Marvanza sono quattro: Ivan Lentini, frontman e voce del gruppo, che con il suo vocione diluito nel dialetto calabrese scocca frecce dirette ai colpevoli del malessere che rende il mondo un posto difficile in cui convivere con le altre persone ma, al contempo, disegna le soluzioni per renderlo anche un posto migliore; Marco Lentini, voce e jolly del gruppo, che con i suoi movimenti ispirati dal re del pop Michael Jackson inietta qualche nota di trasgressività negli spettacoli della band; Claudio Chiera, basso e autore di alcuni dei testi, che con le note calde del suo strumento rievoca il sole e il mare della lontana Jamaica mostrando, al contempo, le difficili dinamiche di sopravvivenza di chi vive giorno per giorno nel disagio sociale; e infine Mafalda Gara, voce e sax, che con la sua bravura da il tocco in più alle note accattivanti dei suoi compagni e con la sua bellezza completa questo quadro disarmante per la sua semplicità e per la sua capacità di fotografare il tempo presente in tutte le sue sfumature.
Insieme a loro collaborano poi i musicisti Giuseppe Costa alla batteria, Ilario Musco alla chitarra e Domenico Panetta, tastierista e produttore artistico dei Marvanza Reggae Sound.
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