Moto Guzzi: storia di un marchio e di un’amicizia indissolubile

Questo post é stato letto 37390 volte!

“Il coraggio di andare oltre” è un film realizzato in occasione del 100° anniversario, (1921/2021), del marchio Moto Guzzi di Mandello del Lario.

Patrocinato Comune di Milano, è stato già ospitato in diverse piazze italiane e nei giorni scorsi è stato presentato presso la “Sala Conferenze ATAM” di Reggio Calabria.

La serata, promossa dalla dinamica realtà del Moto Club reggino, presieduto da Annibale Stillitani che ha nei suoi intenti sociali anche quello di valorizzare la cultura motociclistica del luogo, è stata fortemente voluta e sponsorizzata da Enzo Crea e dal figlio Francesco, concessionari storici del marchio “Guzzi” della città.

Presenti al prestigioso evento, numerosi appassionati della motocicletta ed un folto pubblico che ha apprezzato con i suoi applausi i contenuti e la mirabile fattura del lavoro prodotto.

Il Docufilm girato in 4K, voluto dal Dott. Massimo Zavaglia, grande estimatore di motociclette che ha inteso così evidenziare e far conoscere il genio imprenditoriale che si cela dietro la storia della Moto Guzzi, è stato scritto da Laura Motta, con la regia di Maurizio Pavone e la fotografia di Valerio Lamberti ed è stato prodotto da Marida Galliani.

La tematica del lavoro cinematografico non è la motocicletta in sé, ma “la gente di motocicletta” raccontata con dettagli minuziosi, raccolti attraverso testimonianze incredibili che hanno portato a scoprire l’intraprendenza e la determinazione dei fondatori del marchio, facendo sì che nel corso degli anni la Guzzi diventasse una delle case costruttrici di moto più prestigiose, tanto che ancora oggi occupa un “posto speciale” nel cuore dei motociclisti di tutto il mondo.

La storia

Realizzato in piena emergenza pandemica, l’opera racconta dell’amicizia indissolubile fra i tre fondatori del marchio Guzzi  e nel contempo, ripercorre un secolo di storia italiana.

Era il 21 marzo 1921, quando in uno studio notarile genovese, si costituiva la “Moto Guzzi Società Anonima” sogno ambito dagli inseparabili amici e commilitoni Giorgio Parodi e Carlo Guzzi. Con loro, Giovanni Ravelli terzo fondatore del marchio. Il logo, “un’aquila con ali spiegate” è un omaggio allo squadrone della “Regia Aviazione” dell’epoca ed in particolar modo, all’amico Ravelli.

“Questa, ha spiegato Massimo Zavaglia ai microfoni di Natacalabria a margine della proiezione, è un’opera che non vuole parlare solo di moto ma di persone, delle loro passioni, del loro amore per il marchio e del loro cuore”.

“Io, ha precisato, sono un medico e per noi  medici, il battito del cuore si identifica in sistole e diastole ed il motore della Guzzi ha proprio questa caratteristica…Noi motociclisti, ha ricordato, siamo delle persone “di cuore” dei sognatori e mettiamo davanti la meta da raggiungere, quando l’abbiamo raggiunta ne vogliamo un’altra ancora”.

“Impossibile, ha continuato, dimenticare il centenario della Guzzi. In pieno lockdown abbiamo coinvolto tutta la città di MIlano che ha dato tutti i permessi necessari per girare la pellicola ed essendo al corrente -da sanitario- delle problematiche imposte dalle restrizioni, ho capito che quello era il momento giusto per sognare”.

“Per la realizzazione del film, ha evidenziato, abbiamo raccolto le testimonianze di gente che ha scritto questa storia, spesso in modo incredibile. Tra queste persone c’era l’autista di Carlo Guzzi, che aveva 108 anni e sapeva tutto. Purtroppo, non siamo riusciti ad intervistarlo per un minuto. Se n’è andato senza poter lasciare testimonianza”.

Un appello ai giovani

“Nelle mie conferenze, ha concluso Zavaglia, racconto i contenuti di questa storia. Il film, ha un titolo molto particolare: il coraggio di andare oltre. In tal senso, la generazione di oggi, molto avanti rispetto alla mia, è una generazione “imbrogliata” dalla paura e come tutte le generazioni che ci portano in avanti, ha concluso Zavaglia, deve avere << il coraggio di guardare avanti >>. Il segnale è questo”.

Una regia attenta nei dettagli con una fotografia ad effetto, accompagnata da una ricerca storica e culturale, ha fatto sì che si trascorresse un’ora e mezza con immagini d’epoca ed altre realizzate con i discendenti dei fondatori, fino agli stessi lavoratori e collaboratori dell’azienda di Mandello del Lario.

 Un rinfresco, è quindi divento il piacevole epilogo di una serata decisamente riuscita, che non può fare a meno di consigliare la visione dell’opera “Moto Guzzi: il Coraggio di Andare Oltre”.

 

Questo post é stato letto 37390 volte!

Author: Enzo La Piana

Ha iniziato nei lontani anni ottanta a scrivere di sport, per un breve periodo, per il giornale il "Provinciale". Nel tempo il mondo della televisione lo ha catturato, facendolo appassionare alle riprese televisive, coltivate grazie all'emittente RTV. Prima di approdare su Ntacalabria, ha scritto per altri blog e giornali anche online seguendo il calcio e la Reggina.