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Cambiare atteggiamento culturale. È questo il senso ultimo del libro di Giuseppe Pisciuneri, “Il paradigma ecologico” (Disoblio Edizioni), presentato domenica 31 maggio presso la Sala Convegni del castello di Montalbano Elicona, in occasione dell’appuntamento nazionale “Il Maggio dei Libri. Leggere fa crescere 2015”.
.Nel corso della presentazione, intervallata dalla lettura di brani scelti dell’opera a cura di Alice Pantano, accompagnata dalle melodie al pianoforte di Francesca Bisbano, i relatori – Filippo Taranto (Sindaco di Montalbano Elicona), Giuseppe Giordano (Docente di Filosofia della scienza all’Università degli studi di Messina), Francesco Tigani (Ricercatore Universitario), Salvatore Bellantone (Editore), Giuseppe Pisciuneri (Autore del Libro) – hanno spiegato come per capire il senso di una tale rivoluzione nella condotta culturale, occorre innanzitutto comprendere qual è stato il rapporto predominante tra uomo e natura ancora in voga oggi. Quest’ultimo prende le mosse dal pensiero di filosofi come Cartesio, Galilei e Bacone che hanno gettato le basi per quel paradigma meccanicistico, che considera la natura un oggetto quantificabile, manipolabile e controllabile, paradigma divenuto il calcestruzzo del sapere scientifico che spiega ogni fenomeno in maniera insensibile. La metamorfosi avviene invece con alcuni pensatori del Novecento tra i quali Heisenberg, Einstein e Bohr con i quali cambia il concetto di natura, inteso come un qualcosa di cui facciamo parte, e cambia anche il concetto di sapere scientifico concepito come qualcosa di molto più complesso e che non dà certezze definitive, ma paradigmi capaci di spiegare più fenomeni mettendo in relazione diversi saperi.
La sfida è passare dalla superficialità a un modo di abitare la natura, la Terra, più in sintonia e in armonia con il tutto stesso di cui facciamo parte, e in direzione di un futuro migliore per coloro che non ci sono ancora e che ci saranno. In tal senso, occorre porre un freno all’atteggiamento violento dell’uomo, che usa e abusa del pianeta a proprio piacimento e in particolar modo in vista del potere, e passare a un atteggiamento di cura della natura, sentendosi parte attiva di essa.
Accesa infine la lanterna della Disoblio, si è ricalcato come ogni essere umano rappresenti un neurone della Terra, di Gaia, il pianeta vivente, e per questo motivo debba mettersi al servizio di essa, per immaginare scopi differenti per l’intero pianeta e la civiltà, intesi come parte di un unico tutto.
La serata si è conclusa con la lettura di un racconto facente parte dello spettacolo “Paroli i sangu” dell’attrice Patrizia Ferraro.
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