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Didone, secondo il mito regina fenicia e fondatrice di Cartagine prima amata e poi abbandonata da Enea, è una delle tante eroine che sono state messe al centro della programmazione del Magna Graecia Teatro Festival 2011, rassegna teatrale itinerante che si tiene in tredici siti archeologici calabresi con la direzione artistica di Giorgio Albertazzi, fortemente voluta dal Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti e organizzata dall’Assessorato Regionale alla Cultura e ai Beni Culturali.
‘Le voci di Didone’ è il progetto drammaturgico di Marco Andriolo, Galatea Ranzi e Michele Dell’Utri, che andrà in scena domani 23 agosto a Vibo Valentia.
Un’opera “polifonica” a più voci con protagonista Galatea Ranzi, accompagnata dagli attori e musicisti in scena, percussioni e canti di Samuel Gyanfi, per la regia di Marco Andriolo.
Una grande interprete per raccontare il mito della regina suicida per amore, muovendo dal racconto fatto nell’Eneide da Virgilio, arricchito dai registri e dagli stili degli altri autori che ne hanno cantato la storia: dai versi della stessa Eneide, a “I fatti di Enea” di Guido da Pisa, da “Dido and Aeneas” dell’opera di Purcell, alla “Didone, regina di Cartagine” di Christopher Marlowe e alla lettera ad Enea delle “Heroides” di Ovidio.
Lo spettacolo si presenta come un dialogo tra presente e passato, in cui l’amore di Didone per Enea diventa un incontro mancato e l’abbandono dell’eroe una metafora del mondo Occidentale che volta le spalle all’Oriente.
Galatea Ranzi, protagonista del teatro italiano, con diverse apparizioni anche al cinema, da anni ha scelto di vivere in Sicilia come terra d’elezione. E’ stata la protagonista di tragedie a Siracusa sotto la direzione di Luca Ronconi e Pietro Carriglio. Da diverse stagioni è la protagonista dei più importanti allestimenti del Teatro Stabile di Palermo.
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