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Saranno i Marvanza Reggae Sound gli unici rappresentanti calabresi per l’appuntamento on il Demo Festival, la famosa kermesse, diretta da Michael Pergolani e Renato Marengo, che hanno selezionato il meglio della musica emergente tra oltre quarantacinquemila proposte perventute in redazione e circa tremilacinquecento messe in onda per la finale nazionale del celebre programma di Rai Radio1 “Demo” dedicato alla musica emergente.
I Marvanza Reggae Sound si contenderanno il palco della finalissima del 31 luglio con le Black Roses di Moneglia (GE), i The Softone di Napoli, Marta G and The G Monkeys di Roma, gli Zed di Salerno e i Moseek di Velletri (Roma); e calcheranno il palco prima dei superospiti Micaela, la giovane reggina rivelazione del Sanremo 2011, e Giuliano Palma con i Bluebeaters, artisti che il gruppo di Monasterace ha già affiancato in altri eventi.
In caso di vittoria i Marvanza, oltre ad essere incoronati come migliore proposta italiana del 2011, avranno la possibilità di arricchire ulteriormente il loro già prestigioso curriculum di collaborazioni, precedendo altri importanti artisti come la giovane cantautrice di Aosta Naif Herin, il Parto delle Nuvole Pesanti, reduci dal clamoroso successo di “Onda Calabra” e, quindi, Roy Paci e Aretuska.
Il sound innovativo e i testi impegnati e ironici al tempo stesso della band hanno convinto Pergolani e Marengo, che hanno scelto la band Calabrese come unica band indigena per l’importante evento, che da anni attira in Calabria un pubblico vastissimo. Un’occasione in più per presentare “Soluziescion”, ultima fatica discografica dei Marvanza Reggae Sound, reduci da un biennio straordinario, caratterizzato, tra le altre cose, dal successo del primo album, “Frontiere” e dall’esibizione sul palco del Primo Maggio 2010 a Roma, in Piazza San Giovanni, dopo aver sbaragliato una concorrenza du 743 band al contest “Primo maggio tutto l’anno”.
L’appuntamento con i Marvanza è per sabato 30 luglio, con inizio alle ore 21.30 nella cornice del lungomare del capoluogo calabrese.
BIOGRAFIA MARVANZA REGGAE SOUND
Le note del Reggae e della Dance Hall fanno da cornice a un quadro i cui soggetti principali sono quattro ragazzi con la passione per la musica: Skankaman,frontman e voce del gruppo, che con il suo vocione diluito nel dialetto calabrese scocca frecce dirette ai colpevoli del malessere che rende il mondo un posto difficile in cui convivere con le altre persone ma, al contempo, disegna le soluzioni per renderlo anche un posto migliore; Maco de Roma,voce ma anche jolly del gruppo, che con i suoi movimenti ispirati dal re del pop Michael Jackson fa impazzire le ragazze sotto i palchi e inietta qualche nota di trasgressività negli spettacoli della band; Claudio B, basso e autore di alcuni dei testi, che con le note calde del suo strumento rievoca il sole e il mare della lontana Jamaica e, al tempo stesso, fa aprire gli occhi sulle difficili dinamiche di sopravvivenza di chi vive giorno per giorno nel disagio sociale; e RaggaMafy,voce e sax, che con la sua bravura da il tocco in più alle note accattivanti dei suoi compagni e con la sua bellezza completa questo quadro disarmante per la sua semplicità e per la sua capacità di fotografare il tempo presente in tutte le sue sfumature.
A completare il quadro composto dai quattro la nuova “ZunguZungu Band”, che accompagna i Marvanza nel loro percorso artistico, con RastaStari alla chitarra, Peppe Drumz alla batteria, GiàGià Simo ai synth e Sakamotho alle tastiere.
Il Reggae diventa argilla nelle mani di questi ragazzi, che nel giro di pochissimi anni hanno saputo trasformarlo creando un vero e proprio marchio di fabbrica. L’originalità e, soprattutto, l’importanza dei testi di questo gruppo sono state la benzina che ha guidato la macchina giamaicana dei Marvanza Reggae Sound nei templi della musica italiana e del suo mercato.
Con le loro esibizioni, i testi e l’altissima qualità artistica delle loro canzoni, i Marvanza Reggae Sound mostrano il volto di una Calabria migliore, che non sia caratterizzata solo dalla criminalità e da messaggi stantii ma anche di messaggi positivi, di speranza, che mirino al cambiamento attraverso un rinnovamento delle coscienze, preferendo parole dure ma vere a ritornelli orecchiabili ma ingannevoli. Ironia e rabbia si mescolano in un mix esplosivo e colorato per disegnare la realtà che ci circonda, offrendo al pubblico un’arma per sconfiggere il silenzio assordante che ingoia la nostra terra, generando violenza e povertà sociale. Dal palco parte quell’urlo collettivo di una terra che non si arrende, che in molti preferiscono tenere in gola e che caratterizza chi, come loro, ha ancora voglia di cambiare il mondo.
Il loro duro lavoro è stato premiato nel 2010 con la partecipazione all’evento musicale più importante dell’anno per risonanza mediatica e successo di pubblico: il Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma, in diretta su Rai tre, condividendo il palco con artisti come Carmen Consoli e Paolo Nutini. Un’esibizione che ha coinvolto ben 700.000 persone, guadagnata grazie allo straordinario percorso fatto durante il contest “Primo Maggio Tutto l’Anno”, vinto con una strepitosa esibizione al Rising Love di Roma e sbaragliando ben 743 concorrenti.
Il 2011 inizia con l’avventura di “Soluziescion”, che costituisce la summa del lavoro di due anni, quelli che hanno consacrato il gruppo reggae monasteracese con il grande successo del primo lavoro, “Frontiere”. Se la loro ironia e il loro essere voci fuori dal coro nella terra “dei tamburi, fisarmonica e battente” aveva sorpreso il pubblico, il nuovo album, un prodotto “vintage moderno”, lascerà a bocca aperta anche chi, da loro, si aspettava di aver visto già di tutto. Il grido dei Marvanza Reggae Sound si alza con forza e rabbia dalla «galleria oscura dell’Aspromonte», diffondendo ovunque «good vibration» in grado di svegliare le coscienze. Un sound senza etichette, che esplora le realtà musicali più varie per trovare un modo nuovo di esprimere il “Marvanza pensiero”. Il nuovo cammino dei Marvanza Reggae Sound è caratterizzato da undici tracce, quattro delle quali spuntano con forza da “Frontiere” con una veste nuova, in grado di reinventare i successi del primo album.
Trovare soluzioni con la musica, dunque, questo il loro obiettivo. Soluzioni ad una società sorda e cieca, ad un modo di vivere che non sempre va nella direzione giusta, in una terra, la Calabria, che si fa largo tra le difficoltà lanciando il proprio allarme. “Soluziescion” lascia trasparire un sound più maturo, più cosciente, innovativo e graffiante, scandagliando i vari generi musicali e fondendo atmosfere retrò a sonorità futuristiche. L’album sarà distribuito nei negozi da settembre ma si potrà acquistare ai concerti e sulla piattaforma mondiale I-tunes.
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