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Sabato 27 agosto alle ore 21, a Santa Maria del Cedro si terrà il “Festival del Cedro”, promosso dal presidente del Consorzio del Cedro Angelo Adduci.
Principale ospite della serata sarà il noto rabbino Moshe Lazar, della Comunità ebraica di Milano, che parlerà sul significato simbolico e rituale del cedro nella tradizione ebraica e sul senso del loro ritornare, ogni anno, sulla riviera calabra per raccogliere il sacro frutto, uno dei migliori del mondo.
Nei miti e nelle leggende la Calabria per gli ebrei ha rappresentato una terra dove dimorare durante il loro pellegrinare. E nel corso dei secoli in ogni luogo hanno fondato comunità laboriose. Medici, artigiani, commercianti, astronomi, scienziati, tipografi diedero un contributo fondamentale alla storia calabrese.
Francesca Prestia, donna cantastorie, arricchirà la serata con la sua ballata “I figli di Aschenaz”. Il brano, scritto in collaborazione con il prof. Giovanni Sole, è dedicato alla raccolta dei cedri in Calabria per la festa del Sukkot. Gli ebrei allontanati dalla Calabria agli inizi del Cinquecento, ritornano a Santa Maria del Cedro rinnovando il loro millenario legame. La cantastorie ha incluso nel suo repertorio la ballata “I figli di Aschenaz” per ricordare una pagina di storia della regione in gran parte dimenticata. Nella ballata riecheggia la storia di un popolo che ha vissuto nelle numerose giudecche disseminate nelle nostre città e borghi antichi.
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