“Christmas Tour 2010”, I Marvanza Reggae Sound in giro per la Calabria

Questo post é stato letto 24220 volte!

I MARVANZA REGGAE SOUND

Il “Marvanza Winter Tour” non si ferma per le festività natalizie ma intensifica il proprio percorso portando gli auguri di Natale a ritmo del reggae in giro per la Calabria. La macchina jamaicana scioglierà il freddo di dicembre con tutto il calore delle sonorità dei Marvanza Reggae Sound, che chiuderanno un 2010 speciale a ritmo di musica, divertimento e riflessione.

I MRS saranno dunque protagonisti venerdì 24 dicembre al Ciclope Risto Pub di Bovalino, in attesa del Natale, che festeggeranno invece al Mojo Pin Rock Cafè di Caulonia Marina, un grande ritorno per tutti gli affezionati che proprio nel locale cauloniese hanno visto nascere la grande avventura dei Marvanza.

Il 27 dicembre sarà la volta del Pala Riverso di Soverato, dove il 26 sera si esibiranno anche i Lisarusa, per confermare la grande sinergia nata tra i due gruppi nata con il successo dell’evento estivo del Sud Beach Sound di Guardavalle. Il 28 dicembre la macchina jamaicana raggiungerà Rosarno, per fare sosta al Gibran Cafè, mentre il 29 dicembre sarà la volta dell’esibizione presso l’Agriturismo Fassi di Guardavalle.
Un anno che si conclude ancora all’insegna della musica, scandito da un grande lavoro che ha portato il progetto MRS lontano, trascinando il nome della Calabria in giro per l’Italia e raccogliendo continui riconoscimenti e inviti ai più svariati festival e ad appuntamenti musicali di primo livello.

Il nuovo viaggio della band monasteracese, dunque, porterà come dono natalizio il calore di un sound che rompe le regole e reinventa il genere reggae, colorandolo con l’ironia e l’impegno sociale tipici di questi artisti. Un  viaggio che porta con sé il proprio pensiero sulla società moderna, offrendo la propria musica come intrattenimento, grazie all’ironia che li caratterizza, ma anche come medicina, per combattere le ingiustizie sociali e le disuguaglianze a cui il mondo moderno ci ha abituati, in una miscela in cui note e parole convivono per far aprire gli occhi di fronte al mondo circostante. Un reggae al servizio della società, fatto di fratellanza e rispetto, con il difficile scopo di rendere cosciente chi ascolta dei problemi quotidiani della nostra terra. Le loro canzoni lanciano un appello sociale, diluito in una visione ottimistica e allegra della vita, che esclude ogni forma di violenza.

Un carattere fuori dal comune, che li ha portati ad esportare il loro reggae in tutta Italia, riuscendo a rompere lo stereotipo di una Calabria abituata al grigiore dell’antistato. Una capacità non comune, premiata dalle partecipazioni ad eventi fondamentali della musica italiana, come il concerto del Primo Maggio a Roma in piazza San Giovanni e il Meeting  delle Etichette Indipendenti di Faenza; e alla collaborazione con artisti di successo, con i quali hanno condiviso palchi importanti di fronte ad un pubblico sempre più numeroso.
Il “Marvanza pensiero” è ormai voce di una generazione che non ci sta più a fare da spettatore inerme allo scempio che “le sporche mani nere” del potere riconosciuto perpetrano in Italia e, soprattutto, in Calabria. È cosi che i Marvanza hanno saputo, negli anni, catturare una fetta di pubblico sempre più ampia, avvicinando ad un genere nuovo grandi e piccini, affascinati dalle loro note calde, colorate e intrise di profondi valori.

I soggetti principali del progetto Marvanza sono quattro: Ivan Lentini, frontman e voce del gruppo, che con il suo vocione diluito nel dialetto calabrese scocca frecce dirette ai colpevoli del malessere che rende il mondo un posto difficile in cui convivere con le altre persone ma, al contempo, disegna le soluzioni per renderlo anche un posto migliore; Marco Lentini, voce e jolly del gruppo, che con i suoi movimenti ispirati dal re del pop Michael Jackson inietta qualche nota di trasgressività negli spettacoli della band; Claudio Chiera, basso e autore di alcuni dei testi, che con le note calde del suo strumento rievoca il sole e il mare della lontana Jamaica mostrando, al contempo, le difficili dinamiche di sopravvivenza di chi vive giorno per giorno nel disagio sociale; e infine Mafalda Gara, voce e sax, che con la sua bravura da il tocco in più alle note accattivanti dei suoi compagni e con la sua bellezza completa questo quadro disarmante per la sua semplicità e per la sua capacità di fotografare il tempo presente in tutte le sue sfumature.
Insieme a loro collaborano poi i musicisti Federico Placanica e Giuseppe Costa alla batteria, Ilario Musco alla chitarra, Salvatore Barresi alle percussioni e Domenico Panetta, tastierista e produttore artistico dei Marvanza Reggae Sound.

Questo post é stato letto 24220 volte!

Author: Consuelo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *