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Un omaggio all’antica città siriana di Palmira e una celebrazione particolare dedicata al padre della lingua italiana Dante Alighieri in occasione dei 750 anni dalla sua nascita.; ecco la sezione dedicata ai Progetti Speciali. Dopo i Grandi Eventi di Bobby McFerrin e Josè Carreras e le Produzioni Originali di teatro contemporaneo, la XV edizione di Armonied’ArteFestival torna, infatti, con due spettacoli che riconducono ai repertori più tradizionali, seppure con particolarità che conferiscono un carattere sempre innovativo e accattivante.
Lunedì 17 agosto alle ore 22,00 il sipario stellato del Parco Archeologico di Scolacium si alzerà con un omaggio all’antica città siriana con lo storico grandioso balletto “Sheherazade e le mille e una notte”, atto unico in cinque quadri ispirato ai racconti d’Oriente di Antoine Galland, su musiche di Nikolaij Rimsky-Korsakov. Sul palco un vero mito vivente della danza di ogni tempo, la grazia leggendaria di Carla Fracci, in scena non per un “cammeo” ma per oltre un’ora con coreografie dedicate, un assolo importante e cambi di costume, vestendo i panni di Thalassa, Regina degli Abissi e al suo fianco il celebre danzatore cubano Carlos Alberto Montalvan Tovàr nel ruolo di Sindbad il marinaio. Protagonista anche il Balletto del Sud, definito dalla critica “la migliore realtà italiana di un genere accademico narrativo” (Mario Pasi, Vittoria Ottolenghi e Michele Nocera), con la direzione e le coreografie di Fredy Franzutti, reduce da una stagione di grandi successi internazionali, e la voce di Andrea Sirianni, nel doppio ruolo di Shéhérazade e del Sultan, nonché chiamato a recitare una lirica di Eugenio Montale, amico della Fracci e autore, tra l’altro, anche di una poesia a lei dedicata dal titolo “La danzatrice stanca” su cui la Carla internazionale svilupperà un ulteriore particolare, e certamente emozionante, momento coreografico.
La presenza di Carla Fracci sarà motivo di ulteriore prestigio per uno spettacolo che ha già riscosso un grandissimo consenso al debutto a Lecce pochi giorni fa in una nuova edizione nata proprio dalla collaborazione tra Balletto del Sud , Armonied’ArteFestival, Festival del Teatro Greco di Siracusa e il Festival Teatro Romano di Terni; lo spettacolo sarà il prossimo 16 settembre al Festival della Cultura Araba nella città di Costantina in Algeria e parteciperà al Festival Internazionale de L’Habana a Cuba.
«Con un omaggio simbolico all’antica Palmira, città della mitica regina Zenobia, col fascinoso mondo di Sheherazade che si salva grazie alla sua intelligenza e bravura, – ha dichiarato il direttore artistico Chiara Giordano – il Festival propone, così, una riflessione quanto mai attuale, e forse doverosa, sulla gloriosa storia dei paesi arabi, sui fasti di Bagdad, sulla potenza e bellezza grandiosa delle terre siriane, non solo come esotismo di un generico “altrove” ma ammirazione per l’Oriente lontano».
Uno spettacolo inusuale ed originale che unisce la danza con il teatro e la musica proponendo appunto quell’”armonia delle arti“, quell’intersezione di generi e linguaggi che Armonied’artefestival persegue da anni come strumento strategico della creatività contemporanea.
L’ultimo appuntamento con la sezione Progetti Speciali, giovedì 27 agosto, è un evento in collaborazione con il Ravenna Festival in occasione delle celebrazioni per i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, e sarà la volta di David Riondino in “Più dura che Petra”, letture dantesche e ardimenti musicali amorosi trecenteschi di uno dei più raffinati gruppi di musica medievale, La Reverdie Ensamble.
I biglietti degli spettacoli potranno essere acquistati online sul sito www.armoniedarte.com. Per maggiori informazioni sul resto del cartellone, sulle tariffe speciali, su tutti i servizi collaterali come navette e pacchetti particolari anche di soggiorno, potrà essere consultato il sito www.armoniedarte.com o la segreteria al numero 366.4362321.
BREVE APPROFONDIMENTO SUL BALLETTO “SHEHERAZADE E LE MILLE E UNA NOTTE”
“Shéhérazade e le mille e una notte” è un balletto in un atto e quattro quadri creato da Michel Fokine sulla musica dell’omonimo poema sinfonico “Shéhérazade”, composto nel 1888 da Nikolaj Rimskij-Korsakov , di cui usa solo tre dei quattro movimenti: il primo come ouverture ed il secondo e il quarto per lo sviluppo del balletto.
Il libretto era di Alexandre Benois, la scenografia e i costumi di Léon Bakst. Il balletto venne presentato per la prima volta il 4 giugno 1910 all’Opéra di Parigi dai Ballets Russes di Diaghilev.
Fra i tanti spettatori fulminati dalle innovazioni di Fokine, Jean Cocteau, che proprio nel gennaio 1909 aveva fondato la rivista di letteratura Shéhérazade, ha descritto nel 1913 l’impatto grandioso avuto dal balletto sul pubblico dell’epoca.
Il balletto prende spunto dalla trama introduttiva della prima storia delle “Mille e una notte” ed è ambientato alla corte dello Shah di Persia Shariar. Nel libro di racconti, per vendicarsi di un tradimento subito dalla donna amata, lo Shah sposa ogni giorno una vergine che fa poi uccidere l’indomani. L’ultima delle sue spose, Sheherazade, si salva grazie alla sua bravura nella narrazione, incatenando la sua attenzione con le storie da lei narrate, così avvincenti da convincerlo giorno per giorno a rinviare l’esecuzione, per la curiosità di conoscerne il seguito. La vicenda del balletto costituisce l’antefatto, cioè il tradimento di Zobeide, favorita di Schariar, che determinerà in lui l’odio per le donne.
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