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di Franco Vallone
Una grande convention dell’Associazione culturale “Briatico nel Mondo” si è svolta a Corsico, in provincia di Milano, nei giorni scorsi. Un paese della Calabria allo specchio, Briatico riunita dal presidente dell’associazione, Angelo Melluso, a più di mille chilometri di distanza, un incontro davvero emozionante e pieno di sentimento, con un pizzico di nostalgia, nessuna retorica, tanta voglia di fare “continuità di comunità in nome dell’identità”.
Tantissime le presenze di “briaticoti“, più di duecento, arrivati a Corsico da tanti luoghi diversi dell’Italia settentrionale e centrale, da Milano, Genova, Torino, Como, Brescia, Varese, Firenze, ma anche dalla Calabria, da Briatico e Cosenza e dall’estero, da Londra. Tra le attività realizzate in occasione dell’evento la presentazione dei due volumi sulla storia di Briatico di Padre Maffeo Pretto, editi da Demetrio Guzzardi per Progetto 2000, una mostra fotografica, allestita su totem nella corte dell’Antica Stazione della Posta, il calendario 2014 dal titolo “Immagini e ricordi del Novecento Briaticese” ed un raffinato conviviale.
Oggi, a pensarci bene, ci rendiamo conto che quel giorno a Corsico non c’erano solo duecento compaesani riuniti, in effetti la mostra segnava la presenza prorompente di altre centinaia di briaticoti, tanti volti di uomini, donne e bambini di Briatico che rinviano a mille altre storie nostre. Sguardi commossi, indici poggiati sui volti riconosciuti nelle immagini, ricordi struggenti indirizzati a persone che non ci sono più, a nomi dimenticati ed oggi recuperati dall’oblio del tempo.
Durante la manifestazione anche un momento musicale, reliquia di quanto rimane del Gruppo Folkloristico “Le Pacchianelle” di Briatico, con Pippo Anile e Pino Melidoni, con Silvano Russo. Il presidente Melluso, coadiuvato dai suoi più stretti collaboratori, Filippo Coppola e Antonio Petrarca, e dal giornalista Renato Caporale, ha saputo ancora una volta riunificare il popolo briaticoto sparso per il mondo sotto il simbolo della Rocchetta, la vetusta torre di avvistamento costiero che rimane forte elemento identitario del paese calabrese.
Durante il corso dei lavori è stata assegnata una pergamena a padre Maffeo Pretto, da parte di tutto il popolo briaticoto. La pergamena è stata successivamente consegnata, dal presidente Melluso e dall’editore Guzzardi, ad Arco di Trento dove il religioso scalabriniano ormai vive da qualche tempo.
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