Amendolara, al via i corsi di formazione “Basta vittime sulla 106”

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L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è letteralmente interdetta rispetto a quanto accade ormai da giorni sulla stampa circa i “corsi di formazione” indetti dal Comune di Amendolara addirittura in previsione dei lavori per la Nuova S.S.106 che finalmente dopo mesi e mesi di ritardi (giustificati e non), da lunedì scorso è finalmente all’attenzione del CIPE.
Rispetto alla querelle in corso sentiamo forte l’obbligo di precisare alcune cose se non altro per l’amore che ha sempre contraddistinto la Nostra Associazione nei confronti della verità.
Punto Primo: siamo fortemente colpiti dal fatto che proprio chi in passato, osteggiando i lavori per la Nuova S.S.106, minacciava a cuor leggero un “parere non favorevole all’opera”, sostenendo in prima istanza il rischio di “devastazione ambientale” salvo poi ricredersi dopo aver letto le carte e, soprattutto chi, stigmatizzava i 1.500 posti di lavoro previsti per l’opera ritenendo che sarebbero stati in realtà solo poche decine di posizioni lavorative aperte ora, invece, avvia “corsi di formazione” promuovendoli direttamente o indirettamente (importa poco perché non c’è alcuna smentita dall’ufficio stampa comunale), come dei corsi finalizzati per poter lavorare sulla realizzazione del 3° Megalotto della S.S.106.
Punto Secondo: finalmente apprendiamo ed evidenziamo anche grazie al Sindaco di Roseto Rosanna Mazzia che gode della Stima più ampia della Nostra Associazione (poiché è persona seria!), che non siamo più i soli ad affermare la verità: ovvero che il Comune di Amendolara ha osteggiato fortemente l’opera provocando tantissimi ritardi.
 
Punto Terzo: sia chiaro a tutti (nessuno escluso), che sulle assunzioni relative alla realizzazione della Nuova S.S.106 l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pretenderà il massimo rispetto delle regole e la trasparenza più assoluta poiché riteniamo che sia finito il tempo, in Calabria, delle “clientele”, dei “negozi” e delle spartizioni dei posti di lavori perpetrate in passato da certi potentati politici.
Punto Quarto: ci riserveremo di ricordare a qualche Assessore dell’alto ionio ed a quanti oggi scrivono testualmente che “noi non abbiamo mai osteggiato la realizzazione dell’opera” che a tempo debito la Nostra Associazione pubblicherà le trascrizioni delle conferenze dei servizi (e non solo!), perché riteniamo importante che i calabresi tutti, leggano con i loro occhi le posizioni assunte dai sindaci dell’alto jonio anche al fine di capire la verità in merito, appunto, a chi ha veramente osteggiato l’opera concorrendo a farne ritardare l’inizio e chi, invece, l’ha voluta davvero fino infondo comprendendone la sua importanza. Oggi, Viva Dio, ogni cosa è scritta!
 
Punto Quinto: spiace, anche qui, dover constatare che la realizzazione della Nuova S.S.106 in alcuni amministratori dell’alto jonio (per fortuna non tutti), diventa interessante solo quando c’è da “occupare” oppure “ottenere” qualcosa mentre era poco interessante quando doveva essere utile per evitare quelle vittime e quei feriti che da circa un secolo hanno reso la “strada della morte” l’arteria viaria più pericolosa d’Italia.

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Author: mario.labate

mario labate - collaboratore presso la testata ntacalabria.it

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