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Acido eptadecenoico, Co.di.R.O. e Xylella fastidiosa. Parole quasi impronunciabili, ma a cui corrispondono importanti rischi per l’olivicoltura calabrese ed italiana.
Il regolamento comunitario UE 2015/1830, rischia di mettere “fuori gioco” l’olio extra vergine di Carolea, la principale cultivar della olivicoltura Calabrese.
Xylella e Co.di.R.O., alla luce delle ormai note dinamiche e dei recenti accadimenti in Puglia, costituiscono una seria minaccia per grandi e significative aree olivicole italiane.
La Calabria, uno dei giganti produttivi dell’olivicoltura italiana, non può certamente stare tranquilla e si interroga continuamente su queste tematiche. E lo fa con la consapevolezza di aver in mano un’ arma importante: il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.
Ed è proprio con lo spirito di informare correttamente su questi argomenti e contribuire alla formulazione di risposte concrete a fondamentali quesiti, che l’ Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio ed il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, con il fondamentale impulso di CNO ed Apor, organizzano una giornata di studio dal titolo “L’ olivo e la Calabria: fra rischi e prospettive” che si terrà domani, mercoledì 30 marzo dalle ore 10.30 alle 13.15 presso l’aula seminari di Agraria.
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