Una sera qualunque scomodamente mi osservavi

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Una sera mi ritrovo ad osservare la luna

che scomodamente si e’ messa a guardarmi.

La sua luce bianca trafigge e allieta il cuore… …

fermento e dispiacere che nei raggi ne illumina il ricordo.

Con gli occhi fissi al cielo osservo la padrona dei sogni miei

e io serva del mio destino

mi sento rapita da cotanta belta’.

Raggiante nel maestoso cielo,

sembra neanche ti accorga di chi spia la tua eleganza,

che e’ ineguagliabile e inviolabile.

Tu sola sai vestire d’amore il reincarnato giorno

che al mattino viene a rapirti per tenerti tutta per se’.

Scomodamente stai lassu’,

tutte le sere,

come in questa sera qualunque

in cui io vorrei essere invisibile,

per non mostrare proprio  a te

le debolezze di chi ferito,

non sa piu’ spiegare le ali

per venirti a sfiorare.

 

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Author: Carmen Gullo

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