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di Francesco Foti
Na notti u lupu schiavu di la fami, scindiva lu sinteru du paisi,
e vicinu a na casa i latu o gaddinaru ncera ttaccato nu cani mammulisi,
”Caru cuginu aundi stati iendu” nci dissi u cani tuttu boriusu
ti viu sciucatu, siccu, e vai cadendo, mi pari u filazzolu di lu fusu.
Vaiu cercando cchi ccosa pe mi mangiu ca su sdiunu di diverzi iorna
Da fami mi mangiava puru a peddi, e di na crapa non dassava mancu i corna.
Statti cca cu mia e mangi sempri, dassala stari chissa vita erranti.
Senza sacrifici e senza stenti, ttaccatu sempri ccà nzina chi campi.
Ieu sugnu mortu i fami ma cuntentu, sugnu liberu e vaiu a undi vogghiu.
E curru a menzu all’erba comu o ventu. Mangiu quando trovu, pocu o nenti
Curru comu u pacciu da sira a la matina, cercandu un pezzu i pani ogni mumentu.
Ma nta lu coddu.
Non haiu ssa catina.
“Libertà va cercando che sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta”
(Dante Alighieri. Purgatorio canto 1 vv 70-72)
Cos’è la libertà? Quali sono le sue radici, e quali i suoi confini? Chi può stabilire le sue reali coordinate? Chi può asserire in tutta onestà di essere” VERAMENTE LIBERO?” Se riuscissimo a dare una risposta onesta a queste domande, forse saremmo sulla strada giusta per vivere in pace e unità col nostro prossimo, staremmo veramente attenti a non limitare quella degli altri, a vantaggio della nostra , ci saremmo imposti di restare nei paletti che arginano il nostro pacifico vivere insieme, essendo disposti a volte, a rinunciare a qualcosa per conseguire questo meraviglioso risultato.
Il più grande uomo che sia mai esistito disse: “Conoscerete la verità,e la verità vi farà liberi”. (Vangelo di S. Giovanni capitolo 8, versetto 32,) Siamo veramente determinati a cercare minuziosamente , questa meravigliosa verità che può renderci finalmente, e veramente liberi?
E’ mortificante ascoltare gli arroganti, i presuntuosi, coloro che sono convinti di essere gli unici a sapere tutto ciò che serve per vivere bene e in pace con gli altri ,come se fossero gli unici a saper gestire e organizzare, la cosa pubblica , affinchè la macchina, del vivere insieme funzioni veramente. Sono convinti di avere più neuroni nel cervello, e pensano che le ossidate sinapsi degli altri , costituiscano un limite invalicabile, che impedisce loro di accedere, ai livelli superiori ,dove orbitano le eccelse, e illuminate menti dei millantatori.
Purtroppo queste orbite superiori non essendo in rotta di collisione con noi, comuni mortali , che viaggiamo a livelli inferiori ci privano di un cosi tanto ambito onore, ma, quando,per inspiegabili circostanze, ciò accade , la pioggia di meteore ,satura di sollazzi e risa , di curiose caricature, e divertenti barzellette. Rafforza la nostra determinazione di aver tracciato la rotta giusta.
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