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Mentre il Nazifascismo trionfava conquistando l’Europa ed allargando il fronte della II Guerra Mondiale, solo pochi uomini, ancora, erano convinti “che la democrazia avrebbe comunque trionfato“. Tra questi pochi uomini, c’erano Altiero Spinelli ed uno sparuto gruppo di giovani confinati dal regime fascista italiano sulla piccola, isolata ed arretrata isola di Ventotene.
Dai quei giovani nacque un sogno, un utopia: l’idea di un’Europa libera, in pace e democratica, unita in uno stato federale.
Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, Ursula Hirshmann e Ada Rossi, autori de Il Manifesto di Ventotene, sono anche i protagonisti di “Un nuovo mondo”, il film tv diretto dal regista Alberto Negrin, che ieri mattina, nel corso del Tropea Festival Leggere e Scrivere è stato proiettato alla presenza di un nutrito pubblico di giovani, alla presenza di Pier Virgilio Dastoli, Luca Biagi e Marilena Dattis.
“In questo film – ha spiegato Pier Virgilio Dastoli, per molti anni assistente parlamentare di Altiero Spinelli alla Camera dei Deputati ed al Parlamento europeo – è riportato uno spaccato importante della storia del nostro Paese”. Ed a chi gli ha chiesto, cosa sia rimasto di quell’utopia di Spinelli, ha risposto: “L’Europa di oggi è sicuramente diversa dall’Europa immaginata da Altiero Spinelli. La convinzione di Spinelli, durante la guerra, era quella che la democrazia avrebbe sicuramente trionfato. E qui sta un grande insegnamento: la democrazia come rapporto tra gli stati all’interno di una grande comunità. E non si sbagliava – ha continuato – poichè l’Europa è il luogo dove, più che altrove, vince l’idea di democrazia, libertà e pace. Oggi, forse, il più grande problema da affrontare è quello dell’accoglienza, ma può essere superato solo con un sistema europeo. Chiedendo più Europa”.
E rivolgendosi ai giovani uditori, ha esortato: “Fate vostra questa battaglia, per convincere i nostri governanti”.
La quarta giornata del Tropea Festival Leggere&Scrivere è andata avanti nei diversi altri incontri, così come previsti nel suo ricco programma. Nelle altre sale del Palazzo Gagliardi, in occasione della pubblicazione della doppia edizione integrale delle Fiabe e novelle calabresi di Letterio Di Francia è stato presentato “Re pepe e il tesoro ritrovato”, rivolto ad un pubblico di giovani lettori, con ospiti – coordinati da Carmine Donzelli – Mario Bozzo, Bianca Lazzaro, Armando Vitale e Vito Teti, e con alcune letture dal vivo di Daniela Vitale.
Sempre alla stessa ora, ma in una sala diversa, all’interno della sezione “Una Regione per Leggere”, Annalisa Strada ha presentato “Chiedilo alle cipolle!”. A metà mattinata Don Filippo Ramondino ha presentato “Enrico Nicodemo, Vescovo di Mileto 1945-1953. Fides victoria nostra”, in conversazione con Michele Furci, ricordando la figura pastorale di colui il quale, nei suoi quasi 8 anni di guida riuscì ad anticipare le istanze di rinnovamento del successivo Concilio Vaticano II.
Alle ore 12.00 di ieri, è stata la volta di “Marchiati è un modo di essere: la riscrittura aggiornata di una Calabrofobia che è uno status”, la presentazione in anteprima di “Marchiati 2, la vendetta”, ultimo lavoro Alessandro Russo, un libro-inchiesta sugli stereotipi costruiti a tavolino per essere dati in pasto all’opinione pubblica, in una chiave di lettura “calabrofobica” che sembra essere in continua crescita.
Per finire con la sezione “Nutri-Menti”, che ha registrato come ospite Carin McDonald e il suo “L’integrazione comincia con il gusto… nella vita così come in cucina” a cui a fatto seguito una degustazione di cous cous.
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