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di Giuseppe Condello
Sentite il mare, le verzure marine
Nel sogno, le furie delicate delle onde
Sugli scogli di Magna Grecia viva.
Sentite le disciolte parole di antichi poeti
E di filosofi appassionati di pitagorica scuola,
Le eremitiche discussioni impresse nel sole
E meditate nella luna.
Sentite la terra non arida di storia e di sapienza,
Vivente in petali della radiosa conoscenza,
Vero cantico contro la mediocre indifferenza
Dei parolai senza immaginazione di luce.
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