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di Franco Vallone
Si intitola “Riflessi di luce” il nuovo volume di Francesco Antonio Riggio, ottanta pagine, una raccolta di poesie ma anche di pensieri, canzoni, riflessioni, aforismi, preghiere e tanto altro ancora. Artisticamente conosciuto come Fog, Riggio è principalmente un paroliere cantante musicista controcorrente. In questo volume di miscellanea ha un forte bisogno di comunicare, l’autore cerca di delineare, di chiarire e di illustrare al meglio il suo stile poetico, un’impronta artistica tutta personale nel comporre versi poetici, ma anche il pensiero sulla realtà che ci circonda. Riggio scrive nell’introduzione alle pagine e si presenta al lettore: “sono un artista povero perché seguo i miei ideali, senza farmi contaminare dalle mode passeggere, dalle correnti filosofico-mondane, dal fai come fanno tutti”.
Francesco Riggio, Fog, è un giovane con tante idee in testa che da anni porta avanti grazie, principalmente, alla profondità della sua fede. Nato a Tropea, oggi vive e lavora a Briatico dove ha cominciato a studiare batteria, poi, successivamente, tanti altri strumenti, la chitarra, il basso, il piano ed anche il canto. Anni e anni a cantare e suonare tutti i giorni e a comporre, a scrivere le sue canzoni. Ad oggi Francesco Riggio ha pubblicato ben nove album e la sua speranza più grande è quella che la sua inedita testimonianza di scrittura e di musica possa “aiutare la gente ad aprire gli occhi su ciò che la circonda e sull’immensa pressione del sistema chiamato mondo! La vera libertà – aggiunge- consiste nel non farsi soggiogare dal male, ma nel vivere i propri ideali, soprattutto nell’amore. La fede e l’amore sono le chiavi della libertà dell’uomo!”.
Il suo personale obiettivo è quello di “liberare la musica dalle catene che la legano al conformismo e al mercato, diffondendo un genere di musica senza fini di lucro. Suonare deve essere prima di tutto una passione che va esercitata liberamente- continua- permettendo così all’artista di esprimere il proprio talento senza alcun vincolo dovuto ad un resoconto economico”. Riggio afferma di non prediligere un solo tipo di musica, ma molti generi che vanno dal Rap al Rock, dal Blues al Folk, dal Jazz all’elettronica, il tutto unito ad un pizzico di Psichedelica, uno stile di musica atmosferica tutto personale. Oltre alla passione per la musica Francesco Riggio ama le arti visive, la natura, la preghiera, la storia… Ha un forte dissenso per la televisione che considera ormai solo come “uno strumento di commercio, senza più contenuti educativi, che potrebbe e dovrebbe veicolare cultura e invece non fa altro che plagiare la mente delle persone con programmi scandalistici e privi di pudore”. La sua è una vera e propria corsa controcorrente e forse, aggiungiamo, anche contromano.
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