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Loreley Rosita Borruto, Presidente del Centro Internazionale Scrittori della Calabria, presso la libreria “Culture” di Reggio Calabria, ha presentato le opere di Fabio Scorza, “Pensiero dinamico”La Caravella Editrice e “Frammento d’Infinito”, Il Violino Edizioni. Relatori: la Prof.ssa Emilia Serranò Degli Espositi Componente Comitato Scientifico del CIS della Calabria, il Dott. Franco Iaria e il Prof. Gianfranco Cordì.
La Prof.ssa Serranò ha delineato alcuni tratti della personalità dell’autore desunti dall’autobiografia, evidenziandone anche il pensiero sulla scrittura considerata “il miglior modo per comunicare” e sulla poesia definita come “un veicolo telegrafico per esprimere metafisiche altrimenti complesse”. Egli è, per la relatrice, un “sognatore realista”, un giovane che ha l’ aspirazione a creare un’ “epoca della fratellanza” in cui si potranno costruire delle basi solide per una nuova società.
Una fratellanza universale fondata sul “dare e ricevere amore” che consentirà di migliorare noi stessi e l’ambiente in cui viviamo; un “realista” che guarda in faccia la realtà con gli occhi di un osservatore acuto e attento, descrivendone con minuzia i vari aspetti naturali e umani ma cogliendone, anche, il malessere e le problematiche. Il suo, ha proseguito la relatrice, è “un pensiero dinamico”, che non muove da verità precostituite ma ha il dubbio come punto di partenza e….anche di arrivo.
Difatti l’opera il cui stile narrativo è il dialogo, mette in rilievo la dialettica tra due interlocutori incontratisi per caso su di una panchina; ma, nell’alternarsi di domande e risposte, l’autore pone l’accento sulla “saggezza” del vecchio e sulle “incertezze” del giovane. Quest’ultimo finisce per accettare la tesi del suo interlocutore per cui “si dice che esiste una sola verità, [cioè] che la verità non esiste”. C’è, nel romanzo l’aprirsi del dialogo a molti interrogativi filosofici ed esistenziali, affrontati dall’autore alla maniera socratica, con l’ironia e la maieutica, con cui riuscire a distogliere i giovani dalla convinzione di possedere la verità e spronarli, poi, a cercarla dentro di sé.
Manca nel protagonista la dimensione agostiniana della Verità “assoluta” poiché il “pensiero dinamico” è uno status mentale attivo e instancabile rivolto alla ricerca di una verità, per la quale – egli dice- “ non c’è una ricetta, né una formula, non ci sono certezze, ma solo dubbi”. Attraverso il dialogo tra i due protagonisti, secondo la relatrice, emerge la capacità dello scrittore di penetrare, nella psiche umana descrivendone gli stati d’animo, le incertezze, ma anche le debolezze, convinto che “per poter accedere alla conoscenza è fondamentale essere umili” e aggiungendo che, con uno spirito rivolto alla conoscenza, “ la nostra esistenza sarà migliore, soprattutto in termini di benessere psicofisico e di progresso individuale e sociale”.
Dai tanti interrogativi posti nel romanzo, è emerso l’insegnamento del “saggio” secondo cui l’osservazione, l’ascolto, il silenzio, la meditazione, la purificazione del pensiero sono gli elementi indispensabili per liberarsi dai condizionamenti. La discussione è, poi, proseguita con le argomentazioni degli altri relatori, il Dott. Iaria e il prof. Cordì. Il primo si è soffermato sulle problematiche della globalizzazione, della diversità delle lingue e della loro importanza per la comunicazione tra le culture, sul tempo nella sua relazione con l’abitudine e sulla realtà presente che dovrebbe essere denominata “l’epoca della superficialità”.
Il secondo ha discusso, invece, sul “dubbio cartesiano” e sulla certezza della propria esistenza. Da ultimo l’autore ha chiarito alcuni nodi relativi ai problemi dei giovani in relazione alla funzione della famiglia e della scuola e alla loro educazione. L’argomentazione di ciascun relatore è stata seguita dalla lettura di brani poetici tratti dal testo “Frammento d’Infinito”, ad opera di Rosita Borruto e Fabrizio Bagnato, e di canti e musica dell’artista Pino Piromalli Corso. “Frammento d’Infinito”è un libro sul senso della vita e sulla ricerca del significato dell’esistenza, costituito da racconti e da poesie di Fabio Scorza e di altri poeti a lui legati da un’identica sensibilità e sentimento poetico: Assunta Gabriella Pailon, Fabrizio Bagnato, Marco Giadone e Rachida Akentour. Numerosi sono stati gli interventi al dibattito.
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