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Questa riflessione nasce dai grandi interrogativi del mondo di oggi. Se leggiamo la storia del mondo fino ai recenti fatti di cronaca ci accorgiamo che il mondo sembra non avere più speranza, tutto stia crollando inesorabilmente verso l’autodistruzione.
Questa è però la visione di chi ha dimenticato Dio, di chi ha lasciato Dio nell’angolo della storia, di chi ha rifiutato nettamente la presenza di Dio nell’uomo sfigurando la dignità della persona facendosi l’unico responsabile della vita umana su questa terra! Davanti a questa tragica realtà, noi cristiani dobbiamo risplendere come un faro di Luce che porta speranza nel buio del mondo! Non possiamo noi cristiani rimanere indifferenti, non possiamo restare spettatori inermi davanti a tanta barbaria che continuamente si consuma sotto i nostri occhi contro la dignità della persona umana! Noi dobbiamo essere concreti messaggeri di Speranza in questo mondo che cambia senza Dio! Il messaggero non si stanca di camminare lungo i sentieri dell’umanità e di parlare al cuore di ogni persona, non si stanca di gridare al mondo sofferenze immani di tanti innocenti, non si stanca di dire basta agli abusi sulle vite umane più inermi, non si stanca di far udire al mondo il grido di Cristo sulla croce, un grido lacerante che penetra gli abissi della terra!
Il messaggero di speranza non passa oltre senza aver irrigato il cuore deserto dell’uomo, sordo al grido di Cristo, indifferente davanti al dolore dei suoi fratelli! Il messaggero deve essere profeta dei cieli nuovi e della terra nuova nei quali avrà stabile dimora la giustizia! Non dirsi cristiani con le labbra ed essere sordi a Cristo, chi si dice cristiano deve vivere la speranza, deve comunicare la speranza, deve accendere la speranza! Il messaggero di speranza deve essere lui stesso per primo l’olio che alimenta la fiamma viva della speranza in questo mondo con la sua Gioia che attinge forza dal cuore di Cristo, con la sua Fede che penetra le profondità del suo essere!I l mondo di oggi, così lontano da Dio chiede a noi credenti il coraggio di uscire da una fede sentimentalista, per vivere una fede realista in Cristo, solo una fede realista, concreta, pregnante che affonda le sue radici nel cuore di Cristo, sa rendere il credente autentico messaggero di Speranza in questo mondo.
Un mondo senza Dio lo vediamo come si riduce, le coscienze vengono asservite dal potere, dal successo,dal denaro, dal sesso, dal materialismo pratico che nega ogni forza spirituale all’uomo, che da diritto a chi nega Dio di rendersi l’unico padrone e responsabile della vita umana, della dignità della persona che viene solo da Dio e non dall’uomo!
Fermiamoci dunque e riflettiamo, riflettiamo con la Parola di Dio, non con le nostre parole di cui siamo troppo pieni e che non riescono a renderci autentici messaggeri della Speranza per i nostri fratelli!
Fratel Giuseppe
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