Poesia: Da un infinito di memoria

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E sei nei lunghi neri
Capelli infinito di memoria,
Memoria nell’infinito.
Era dalla strada il grido
Proveniente del venditore
Ambulante e le donne del rione
Vi si affollavano come ad una fiera
Domenicale.
Ma lei, ragazza dai lunghi neri
Capelli era lì, come tutte le
Altre donne a carpire la qualità
Di un vestito o di un semplice
Intimo da indossare.
Figlia femmina era, e da sposare
Era; ma lei con gli occhi era un canto
D’amore libero alla vita e nelle sue
Delicate carni bianche era la vita.
Un giorno si sposò e la guardavo
Cogli occhi negli occhi; sorrideva
Ed era arrossente sul viso
Per quel tanto fragore e per quel
Tanto chiacchiericcio d’auguri.
Ma in lei c’era la poesia, c’era
Il resoconto di un’anima cosciente
Di un orizzonte diverso,
E il cielo, il cielo ce lo aveva,
Eccome se ce lo aveva dentro al cuore.
Dopo anni, in una sera d’inverno
Era distesa in un letto di grazia
A sentirsi la più intensa delle amanti
Di un pescatore di stelle che da bambino
La vide sposarsi e che per tutto il tempo
L’attese dedicandogli un semplice canto:
In natura prima o poi si incontrano
Le anime affini e fuoriesce la marea
Dai corpi: desiderio innocente impresso
Da un Dio dell’amore.
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