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di Giuseppe Condello
Soleggianti nelle segrete stanze e densi di innocenza nel peccato innocente; essi hanno un nome: amanti! Nasce l’intensità nell’incontro degli sguardi e vermiglio il cuore affronta la prova dell’ardimento. Si evolvono i corpi in simmetrie di luna e si innalzano al trono dell’appassionamento. È altro il cuore rispetto alle convenzioni sociali così intente alle ragioni del ben apparire e delle convenienze. Ma l’amore puro, l’amarsi infinito non è ben apparire, né è di convenienza. L’amore puro, l’amarsi infinito non ha regole, è viaggiatore, è sognatore, è indecente, è vibrante, è artistico, è vivente espressione del nascosto umano. Soleggianti nelle segrete stanze e dense di innocenza sono le intense amanti, femmine e puttane, che amano andando oltre e nell’oltre le vere ragioni della vita. Nasce l’aurora, si incastrano i corpi nel mosaico di virile identità e si canta la canzone dell’essere: un’essenza che non ha padri e padroni. Soleggianti nelle segrete stanze sono gli amanti.
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