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di Giuseppe Condello
Vivere d’amore
Nelle carni
E tra le carni
È ragione di sublime
Accento espressivo
Dell’istinto affinante
Il sogno in realtà.
Mistica d’amore
Nel corpo
Che mi vieni all’ora
Della luna in dentro
Mi scavi e io rapace
Ti prendo,
Perché so di essere
Immerso nella più pura
E santa incoscienza.
Cosce di donna ardono
Per quel sentire di forza
Autentica che penetra
L’essenza: ventre ebbro
Di desideri che infrangono
Il tutto.
Non fermiamoci proprio
Adesso nell’ora alta della
Luna,
L’ora degli altipiani notturni
Ove stelle remote sono spettatrici
Del nostro essere alla deriva,
Del nostro essere che s’inabissa
Nell’intenso che ci unisce.
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