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di Giuseppe Condello
Non rimproverare agli alberi
Che ascoltano i segreti del vento,
Gli alberi sono muti guardiani
Della novella sublime della pace
E degli alti sensi dei naviganti
Accesi.
Il fiore di drammaturgico avvenimento
È pur forte nelle tempeste, e nelle tempeste
Sa dire, come il sole ai calanchi d’origine,
La profondità.
È opera d’arte l’ingegno di chi no sa
Di essere poetessa della vita
E le identità si fanno memorie
Riemerse di madri solari
E di processioni inedite
Sull’inedito scenario mondo
Delle incisioni di cuore
Che si narrano da sé.
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