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E la rosa, che a prima vista
Sembra così inattuale,
In realtà è storia nel presente,
E storia del presente.
Non si desertifichi l’anima,
Perché magnificente profondità
D’ispirazione richiede la vita
Per le prossime avventure
Per le prossime cure delle cose.
Sì che il dono non conclamato
Amore si mostrerà invece
Il contrario e sfidando le immaginazioni
Ridarà vigore a più alto senso di immaginare
La vita.
Non si è ricchi coi diamanti, ma col divenire
Nella parola e nella narrazione della natura
Che mai accondiscende all’imbrunire
Della poesia; semmai l’imbrunire è degli
Anni che però non pesano se tenzone
Alla conoscenza ci guida non per essere
Vittime costanti, ma degni protagonisti
Del verbo della rosa, sacra e vermiglia
In tutti i rosai non considerati.
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